Giorgia Soleri e il viaggio della disavventura in LA

Giorgia Soleri riporta in uno sfogo choc quello che può dirsi un viaggio da incubo intrapreso in America, per le strade di Los Angeles. Reduce dalla triste confessione registrata con i follower online sul disturbo del deficit di attenzione/iperattività di cui sarebbe affetto anche Ayle di Amici 23, ADHD, l’ex fidanzata di Damiano David dei Maneskin rende notizia dei problemi avuti nel percorso della tratta dalla destinazione nel vecchio continente, anche dell’incontinenza.



“Il primo motivo a cui pongo attenzione quando scelgo la meta è la salute – esordisce la mora influencer nel messaggio della disavventura, che é ora virale sui social – . Probabilmente oggi, tra miglioramenti, terapie e consapevolezza, sarebbe più semplice affrontare un viaggio di questo tipo”.

Lo sfogo del viaggio con destinazione la meta in America

“Ma quando ho raggiunto Los Angeles la prima volta non avevo ancora la diagnosi di sindrome da sensibilizzazione centrale, e stare seduta per quasi 12 ore non solo ha attivato la neuropatia portandomi a urinare 16 volte in 12 ore (ed ero seduta nel post centrale, uno strazio) ma quando sono scesa dall’aereo avevo la gamba sinistra completamente fuori uso, tanto da doverla trasportare ‘a mano’, con un dolore al nervo sciatico da piangere in fila al controllo passaporti”, prosegue lo sfogo della Digital creator. Per la serie non sempre un viaggio può rivelarsi un momento di svago, ma anzi potrebbe riservare una situazione spiacevole.



“E’ stato l’unico viaggio così pesante, perché poi ho imparato a conoscere il mio corpo e la mia autonomia (per dire, fino a 3/4 ore seduta reggo decentemente bene) – avanza ancora lo sfogo della sincera Giorgia Soleri-. E a trovare una serie di strategie per evitare quel tipo di conseguenze”.

E non basterebbero i suoi escamotage a far rientrare la sua intolleranza psicofisica ai lunghi viaggi : “Alzarmi per un minimo di minuti ogni ora durante un viaggio lungo. Cercare di indossare vestiti comodi, traspiranti e mutande bianche di cotone. Se possibile, preferire la prima classe sia in treno che in aereo perché mi permette di stare sdraiata o semi-sdraiata, in modo da evitare di caricare nei punti che poi mi scatenano dolore”.



Insomma il viaggio non é di per sé un gioco facile, ma impegno fisico e mentale oltretutto, talvolta, anche piuttosto oneroso “Viaggiare costa, se aggiungiamo tutte le necessità che richiedono delle malattie croniche ancora di più. E non parlo solo delle necessità che ho elencato. Ma anche banalmente un lungo viaggio zaino in spalla”, conclude la reaction critica di Giorgia Soleri al lungo viaggio affrontato per la destinazione di Los Angeles.