Angelo Giorgianni, magistrato presso la Corte d’Appello di Messina, torna a far discutere. Non per la sua candidatura a capo della Procura di Caltanissetta, ma di nuovo per il libro “Strage di Stato – Le verità nascoste della covid 19”, quello per il quale il procuratore di Catanzaro Nicola Gratteri è finito nella bufera perché ne ha scritto la prefazione. Il magistrato, che si qualifica anche come segretario generale dell’Organizzazione Mondiale per la Vita, ha spiegato che si tratta di «un cenacolo» a cui prendono parte «uomini di scienza, di uomini di cultura, di giornalisti» il cui obiettivo è dare voce a chi non ne ha. Nell’intervista rilasciata al sito Mittdolcino ha fatto anche i nomi dei virologi Giulio Tarro e Maria Rita Gismondo. Da questo cenacolo nasce l’idea del libro, il cui punto di partenza sono le vittime. «Un numero di morti enorme e una gran parte di questi morti evitabile, perché parte di questi morti erano dovuti a ritardi, omissioni, errori diagnostici ed errori terapeutici». Il libro però ha suscitato critiche durissime tanto da essere definito uno scandalo per i suoi contenuti. «Noi non è che abbiamo scritto un libro, pensando di affermare delle verità; noi volevamo umilmente sottoporre una serie di considerazioni; volevamo porre dei dubbi», la sua replica.
GIORGIANNI E IL “NUOVO ORDINE MONDIALE”
Eppure Angelo Giorgianni ritiene che le indagini in corso, come quella di Bergamo che ha acceso i riflettori sulla vicenda del piano pandemico non aggiornato, vanno proprio nella direzione da lui percorsa. «Ci sono sospetti che sono fondamentali, importantissimi in questa vicenda e che hanno appunto determinato la Strage di Stato», ha spiegato il magistrato a Mittdolcino. Lui vuole dare il suo contributo insieme a coloro che compongono tale Organizzazione Mondiale per la Vita. «Abbiamo fondato questa organizzazione per far circolare gli errori diagnostici e terapeutici che erano stati fatti, per parlare delle autopsie e dell’utilità delle autopsie». Il magistrato ha parlato di un pensiero unico da combattere e di un progetto, “Nuovo Ordine Mondiale”, per il quale viene accusato di essere complottista. «Prima di me personaggi illustri hanno parlato del Nuovo Ordine Mondiale. Basta pensare a Trump, a Putin, a Monsignor Viganò e tanti altri». A proposito del Green Pass, ha spiegato che è frutto «di una strategia terroristica» per la quale si annuncia di fare una cosa non per farla, ma per l’impatto emotivo che deve suscitare.
“GREEN PASS DISCRIMINATORIO”
Peraltro, per Angelo Giorgianni, il Green pass «è un atto gravemente discriminatorio perché introduce surrettiziamente l’obbligo delle vaccinazioni per alcune categorie professionali, pena pesanti sanzioni, che incidono in maniera negativa sulla possibilità di poter continuare a svolgere questo lavoro». Inoltre, a Mittdolcino ha spiegato che non solo incide sulla libertà di circolazione, ma si pone in contrasto con diritti e principi costituzionali e di natura internazionale. Ma per il magistrato è una decisione illogica anche perché «non è che essere vaccinati garantisce che chi si vaccina lo immunizza dal virus e allo stesso tempo non impedisce che lo stesso soggetto contagi». Parlando del Covid, Angelo Giorgianni è tornato a ribadire concetti per i quali è stato duramente attaccato. «Produce nel 90% dei casi una patologia pauci sintomatica e solo nel 10% dei casi forme gravi. Però abbiamo accreditato questo virus con i media, con il pensiero unico come se fosse più grave dell’ebola». A Mittdolcino lancia anche pesanti accuse: «Questo negare le terapie domiciliari e affermare la mortalità, questa è la logica che hanno».
“VACCINO? PRUDENZA, CI SONO TERAPIE EFFICACI”
A proposito del vaccino, Angelo Giorgianni ha spiegato che è stato autorizzato un «prodotto sperimentale» quando in realtà ci sono terapie efficaci. E non ha nascosto di avere una posizione critica sulla questione. «Intanto come ho detto più volte, non sono no vax. Ho fatto tutti i vaccini, ma faccio i vaccini quando sono utili e quando non rischiano di essere dannosi». A fronte dei rischi, bisogna agire con prudenza per il magistrato. «Soprattutto in presenza di terapie efficaci, la prudenza deve indurre il legislatore ad aspettare, prima ancora di procedere alla somministrazione». Il magistrato ha poi spiegato che nel suo libro vuole proprio sollevare il tema dei crimini contro l’umanità che sarebbero stati perpetrati. «Noi abbiamo avuto una serie di limitazioni di tutte le libertà fondamentali che fanno parte non solo della nostra Costituzione, ma che sono talmente naturali queste libertà che fanno parte del codice genetico dei cittadini del mondo». Il riferimento è alle restrizioni anti Covid. «Abbiamo avuto una serie di limitazioni che non erano fondate su evidenze tecnico-scientifiche su richiesta del Comitato tecnico scientifico, ma che sono state adottate sicuramente per motivazioni politiche e questo è vietato ed è un crimine contro l’umanità». Infatti ha depositato una denuncia all’Aja contro lo Stato italiano.