Il giudice Angelo Giorgianni ha minacciato di lasciare il collegamento con Non è l’Arena di Massimo Giletti, su La7, quando è stato attaccato da Luca Telese. «Non sono qui per un confronto, mi è stato detto che sarebbe stata un’intervista. Sono disposto a rispondere ad osservazioni garbate, ma non sono disposto ad accettare aggressioni di natura personale», ha tuonato la toga, scesa in piazza con i No green pass al grido di “Norimberga” e “Dittatura sanitaria”. «Vorrei dire, con grande rispetto per lei e per l’amico Freccero che mi ha parlato dell’intervista, che non sono disponibile ad andare avanti perché non posso portare un contributo per l’accertamento della verità», ha proseguito Giorgianni rivolgendosi a Massimo Giletti. «A questo punto non ho bisogno di visibilità, quindi lascio il collegamento», la minaccia del giudice che poi è rimasto al suo posto.



Il conduttore gli ha chiesto cosa intendesse per Norimberga. «Non va decontestualizzata. Il riferimento non è al processo ma al codice, e alle denunce che ho presentato alla Corte dell’Aja per applicare il codice di Norimberga in riferimento ad alcune terapie sperimentali come il vaccino».

TELESE A GIORGIANNI “NON FARE AZZECCAGARBUGLI”

Invece sul fatto che saremmo in una dittatura sanitaria, Angelo Giorgianni ha spiegato a Non è l’Arena: «Facevo riferimento al fatto che in funzione di esigenze di natura sanitaria erano state limitate delle libertà fondamentali. Lamentavo che non c’è stata la possibilità di un confronto ampio sotto il profilo scientifico. Tanti scienziati nel mondo non hanno avuto la possibilità di dialogare e offrire la loro verità».



Tutti concetti che aveva fatto saltare sulla sedia Luca Telese: «Lei non faccia l’Azzeccagarbugli. Abbiamo visto 5 minuti fa che gridava sul palco come un urlatore e ora lei dice che parlando di Norimberga non parlava di Norimberga ma del codice? Lei ha scritto un libro con elementi di antisemitismo e accusa persino il Papa di complotto. Su, sia un po’ più coraggioso».

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