Giorgio Armani è lo stilista di Maria Chiara Giannetta, l’attrice scelta da Amadeus come co-conduttrice della quarta serata del Festival di Sanremo 2022 in onda venerdì 4 febbraio 2022. Reduce dal grandissimo successo della serie Blanca, Maria Chiara Giannetta è pronta a scendere le famosissime scale di Sanremo e per l’occasione vestirà le creazioni sartoriali di Giorgio Armani. Il re della moda italiana nel mondo avrà il compito di vestire la bravissima attrice che dalle pagine del Corriere della Sera parlando proprio del suo inedito ruolo di co-conduttrice per una notte ha dichiarato: “ho la chitarra, ma la suono in cameretta. Non ho mai cantato su un palco… Vedremo se questa sarà l’occasione”.

Sanremo è anche moda e fashion e per l’occasione Maria Chiara Giannetta non ha rivelato il nome dello stilista, ma l’attrice sarà fasciata in dei bellissimi abiti firmati Giorgio Armani. Sul palcoscenico del Teatro Ariston l’attrice però punta alla naturalezza e comodità: “cercherò di essere carina ma comoda e a mio agio, con la consapevolezza che il mio desiderio è intrattenere: conta cosa dirò”.

Maria Chiara Giannetta veste Giorgio Armani a Sanremo 2022

Maria Chiara Giannetta co-conduttrice di Sanremo 2022. C’è tanta attesa e curiosità per l’arrivo dell’attrice di Blanca alla 72esima edizione del Festival della Canzone Italiana di Sanremo. Per un’occasione così importante l’attrice ha scelto degli abiti del genio Giorgio Armani. Eccellenza della moda italiana nel mondo, Giorgio Armani ha disegnato per lei degli abiti bellissimi, femminili, ma naturali. Proprio lo stilista, intervistato da esquire.com, ha parlato della sua idea di moda oggi: “c’è un tecnicismo molto più spiccato, una varietà di forme che un tempo non esisteva. C’è un’informalità diffusa che prima albeggiava solamente. Oggi lo sportswear è ovunque, e credo di aver contribuito a diffondere il fenomeno”.

Una cosa è certa per il re della moda Made in Italy: “la moda deve ritornare a essere vera, a essere pensata per vestire le persone nella vita di ogni giorno, non come esercizio di comunicazione”.