E’ morto due giorni fa a Padova il 15enne Giorgio Conte, deceduto presso l’ospedale di Padova a causa di una trombosi cerebrale: «Giorgio era un ragazzo estremamente umile e serio – sono le parole dell’allenatore della giovane vittime, che nella vita oltre a studiare praticava rugby – di poche parole, sempre presente e tenace: un vero rugbista, come se ne vedono pochi». I primi sintomi, scrive il Corriere della Sera edizione Veneto, erano comparsi giovedì della scorsa settimana, un forte mal di testa così intenso al punto che i genitori avevano deciso di portare Giorgio Conte presso il pronto soccorso di San Donà, il paese del padovano dove la famiglia risiedeva.
I medici avevano effettuato una tac che aveva però dato esito negativo e a quel punto il 15enne era stato rimandato a casa nonostante i valori del sangue risultassero ancora sballati. La situazione era degenerata il giorno dopo, quando le sue condizioni fisiche precipitarono al punto che Giorgio perse i sensi e venne trasportato d’urgenza in ambulanza all’Ospedale di Padova, dove è rimasto ricoverato fino al 21 dicembre. Da quel giorno Giorgio Conte o non ha più ripreso conoscenza, finchè non è appunto morto poche ore fa dopo trombosi.
GIORGIO CONTE, 15ENNE MORTO DOPO TROMBOSI CEREBRALE: LE PAROLE DELLA MADRE
“Abbiamo acconsentito alla donazione degli organi di Giorgio – ha detto la madre Eleonora parlando con il Corriere del Veneto – nei prossimi giorni si procederà con l’autopsia per accertare le cause della morte. Giorgio non aveva mai manifestato prima d’ora prima particolari problemi di salute”. La mamma ha continuato “Non solo amava il rugby, aveva scelto di svegliarsi alle 5.30 del mattino pur di frequentare il Centro Edilizia a Treviso era al secondo anno e innamorato della materia. Era anche un bravo studente oltre che un grande sportivo”.
In chiusura di intervista la madre ha rivolto un appello ai moltissimi no vax che in queste sui social stanno attaccando la famiglia di Giorgio Conte, accusandola di aver sottoposto il vaccino anti covid al figlio: “Chiediamo soltanto si metta un freno ai commenti online – le parole di mamma e papà –siamo sommersi da messaggi poco rispettosi da parte di alcuni no-vax: speriamo possano sostenerci evitando di complicare una situazione già difficile”.