Il movimento di attivisti chiamato Extinction Rebellion continua ad attirare su di sé l’ira di numerose figure politiche ed istituzionali, tra cui in ultima istanza Giorgio Gori, sindaco di Bergamo dal 2014, nonché giornalista per Mediaset e produttore che ha fondato la Magnolia. In calce ad una rassegna cinematografica che si è tenuta a Treviglio in cui è stato presentato in anteprima il documentario sul movimento ambientalista (dal quale è nato anche l’italiano Ultima Generazione), infatti, il sindaco ci ha tenuto a manifestare il suo dissenso su quel tipo di attivismo, ma sembra, come racconta il Corriere, che Giorgio Gori si sia dimenticato che sia sua figlia, Benedetta, che la moglie, Cristina Parodi, siano attiviste.
Giorgio Gori e l’attivismo green della figlia e della moglie
Insomma, Giorgio Gori dopo la presentazione del film sul movimento green, ha sottolineato che “non condivido quel modo di fare attivismo”, che colpisce ed imbratta i simboli storici e artistici ed occupa i luoghi pubblici. “Apprezzo l’impegno dei giovani nato sulla scia di Greta Thunberg”, ha detto, “ma sebbene sia un modo d’agire non violento, talvolta imbratta i monumenti e porta gli attivisti in manifestazione solamente per farsi arrestare“.
Giorgio Gori ha detto che “non sono convinto che questo [modo d’agire] crei il consenso che è fondamentale in democrazia. Il radicalismo non è detto che porti risultati”. Contrario, insomma, ma a differenza della figlia Benedetta, che pochi giorni fa ha pubblicato una sua foto durante una manifestazione a Londra promossa da Extinction Rebellion in cui hanno sfilato 60 mila giovani a sostegno della necessità di un cambio di rotta sul clima e sull’ambiente. Non solo, perché anche Cristina Parodi ha pubblicato un post a sostegno del movimento, sottolineando che “sono fiera di Benedetta e di questa generazione che non si arrende all’ottusità dei governi sulle tematiche ambientaliste e al fallimento delle politiche inglesi per fronteggiare l’emergenza climatica ed ecologica”. Tematiche, secondo lei, “che dovrebbero stare a cuore a tutti e che invece molto spesso sono ignorate”.