Fresco di insediamento a Bruxelles, Giorgio Gori è già diventato un caso per un tweet sulla guerra in Ucraina. L’idea dell’ex sindaco di Bergamo era quella di lasciare un suo commento su un sondaggio Gallup delle scorse settimane che ha coinvolto i cittadini di 45 Paesi di tutto il mondo. La domanda posta agli intervistati riguardava la disponibilità a combattere, nel caso in cui ci fosse un conflitto che coinvolgesse il proprio Paese. Dai risultati è emerso che gli italiani sono il popolo europeo meno propenso a farlo e il secondo al mondo dopo il Giappone: solo il 14% degli italiani intervistati ha risposto in maniera affermativa, il 78% ha espresso la sua contrarietà, mentre l’8% restante non si è espresso.



I dati non sono evidentemente piaciuti al nuovo europarlamentare del Pd: infatti Giorgio Gori ha rimarcato come ciò emerga nel giorno in cui l’Unione europea «rinnova la volontà di difendere i valori di libertà e democrazia che la caratterizzano». Poi ha rilanciato con una domanda: «80 anni di pace hanno estinto gli anticorpi delle nostre democrazie?». Parole che non sono piaciute a Pax Christi, la costola di Bergamo del movimento pacifista francese che ha matrice cattolica.



“GIORGIO GORI ACCECATO DAL POLITICAMENTE CORRETTO”

Tra Pax Christi e Giorgio Gori in passato c’era stata una certa affinità a livello di opinioni, ma quel tweet non è proprio piaciuto agli attivisti, che hanno usato sempre i social per replicare all’europarlamentare del Pd. Infatti, lo ha hanno attaccato duramente, scrivendo che è «accecato dal triste e attuale “politicamente corretto” di una politica con la “p” troppo minuscola». Per quanto riguarda il riferimento agli anticorpi, Pax Christi ricorda che non sono stati dimenticati, anzi corrispondo alla «contrarietà assoluta alla guerra» e «alle devastazioni fisiche, morali e comunitarie» come uniche strade per risolvere i conflitti, che tra l’altro fanno passare in secondo piano «le sofferenze della povera gente e i grandi profitti dei produttori di armi».



Ma arrivano anche parole più dure da Pax Christi contro l’europarlamentare del Pd: «Vergognati Giorgio Gori». La replica dell’ex sindaco di Bergamo, che sta cercando di tornare in Italia ed è tra i tanti bloccati dal disastro del traffico aereo europeo, dovrebbe arrivare oggi, secondo il Corriere della Sera, che ricorda come i pacifisti bergamaschi abbiano cominciato a cambiare idea su Giorgio Gori dopo la protesta contro l’invasione russa dell’Ucraina.

“DI SOLITO LA POLITICA SI ADEGUA AI SONDAGGI…”

Battista Villa, che è l’esponente provinciale di Pax Christi ed è anche assessore a Bonate Sopra con diverse deleghe tra cui quella alla Pace e alla Cooperazione internazionale, ha spiegato che, pur apprezzando le qualità di Giorgio Gori a livello politico e come amministratore, ha destato perplessità per il suo sostegno all’invio delle armi all’Ucraina. Non è stato apprezzato neppure il fatto che abbia provato a «convincere che l’unica opposizione è quella armata».

Diversa la posizione del movimento, secondo cui serve «una riflessione per capire se l’unica via possibile è quella armata», rimarcando l’incapacità della politica di aprire negoziati. Per Villa gli italiani hanno gli anticorpi contro la guerra e non si può portare avanti il concetto della vittoria e della sconfitta, dell’annientamento altrui. Visto che l’Ucraina si sta difendendo da oltre due anni, bisognerebbe lanciare una proposta, aprire i canali giusti per l’esponente del Pd e di Pax Christi, che conclude con una battuta sul caso Giorgio Gori: «Di solito la politica si adegua ai sondaggi mentre qui, chissà perché, non succede».