La bocciatura dell’Area C Milano voluta dal sindaco Beppe Sala è netta e totale da parte dell’assessore all’Ambiente di Regione Lombardia, Giorgio Maione. Non solo è contrario all’estensione del pagamento anche nel weekend, ma lo è in generale contro una misura che ritene «incoerente» con quelle che sono state messe in campo dalla giunta regionale. Il pagamento di quel ticket è stato definito una misura ambientalista da chi l’ha introdotto, lo è davvero offrire incentivi per contribuire al miglioramento della qualità dell’area.
Maione ne parla in un’intervista a Libero in cui rivendica la strada scelta da Regione Lombardia, citando come esempi i bandi per aiutare i cittadini a cambiare auto, gli impianti di riscaldamento nei condomini e gli asfalti drenanti. L’Area C Milano, quindi, non è una misura ambientalista per l’assessore regionale, ma una «per ricchi», perché solo chi ha i soldi paga per utilizzare il proprio veicolo in centro. Ma entrando nel merito dell’impatto sull’ambiente, nutre molti dubbi, peraltro ritiene pure impossibile dimostrarne l’efficacia in una zona limitata.
AREA C MILANO, GIORGIO MAIONE: “NON POSSIAMO BLOCCARE MISURA MA…”
Inutile, ma anche dannosa per Giorgio Maione, in quanto colpirà negativamente Milano dal punto di vista economico. L’assessore regionale ha fatto un esempio nell’intervista a Libero per rendere l’idea: anziché pagare 7,50 per andare in centro, i cittadini si recheranno nei centri commerciali attorno alla città. Regione Lombardia, comunque, sta provando a fare la sua parte per fermare l’estensione dell’Area C nei weekend: il testo della mozione verrà trasmesso al Comune di Milano, con cui se ne discuterà anche nei diversi tavoli di lavoro in corso.
Di fatto, la Regione guidata da Attilio Fontana non può impedire la misura, ma può provare a convincere il sindaco Beppe Sala a desistere. A tal proposito, l’assessore ha rimarcato il dialogo tra le parti che c’è stato finora, auspicando che prosegua. Infine, esprime soddisfazione per l’efficacia delle misure introdotte dalla Regione, che solo quest’anno ha investito più di 50 milioni di euro solo sull’ambiente: «Basta guardare i dati sull’aria degli ultimi venti anni per capire che la strada giusta è quella della Regione».