Volto noto del mondo del cinema e in particolare delle fiction Rai, Giorgio Marchesi si è raccontato a tutto tondo ai microfoni di Oggi è un altro giorno. Il celebre interprete ha esordito parlando di questi giorni di guerra, tornando sui racconti dei nonni: «I miei nonni mi parlavano della guerra. Questi racconti per me erano incredibili, ma loro ne parlavano normalmente. Il mio nonno paterno era stato deportato in Germania, si dava da fare. Per fortuna gli è andata bene, quando è tornato in Italia mia nonna aveva messo al mondo mio padre. Mi raccontavano delle scene incredibile».
«Io sono stato un grande ascoltatore, queste storie mi affascinavano molto. L’altro mio nonno sparì, andò a Parigi, venne anche arrestato per una rissa. Lui era molto particolare, sposò mia nonna e durante la guerra fu arrestato a Parigi perché litigò con un bergamasco per colpa di una battuta in dialetto», ha spiegato Giorgio Marchesi nel corso del suo intervento. L’attore ha poi parlato dei grandi insegnamenti dei suoi nonni, entrando nel dettaglio: «Da uno ho imparato la gentilezza e l’attenzione verso gli altri, dall’altro tantissime cose, gli piaceva stare in mezzo agli animali e alla natura».
GIORGIO MARCHESI A OGGI È UN ALTRO GIORNO
Giorgio Marchesi è stato ospite di Serena Bortone per parlare della nuova fiction di casa Rai, “Studio Battaglia” e ha sottolineato la grande sintonia con le sue colleghe protagoniste, da Barbora Bobulova a Lunetta Savino: «Io e Lunetta ci conosciamo molto bene anche privatamente, abbiamo lavorato insieme tantissimi anni fa ed è nata una grande amicizia, allargata anche alla famiglia». Dopo una battuta anche sull’amore con Simonetta Solder – «Ci siamo conosciuti a uno spettacolo teatrale» – Giorgio Marchesi ha sottolineato: «A me piacciono i difetti, cerco di lavorarci sui personaggi. I super eroi vanno bene per un certo tipo di cinema, noi siamo persone e raccontiamo personaggi che compiono degli errori. Anche nella bellezza mi piacciono le imperfezioni. Il mio difetto? Ne ho tanti. Mi perdo, sono molto distratto».