Nel corso della lunga intervista rilasciata a Oggi è un altro giorno, Giorgio Marchesi ha parlato della morte della madre Carla, scomparsa quando aveva appena 18 anni. L’attore ha spiegato: «Io l’ho affrontato più avanti. In quel momento ho reagito senza affrontarlo direttamente, ma poi sono venute fuori le cose. Londra è stata importante, penso alla meravigliosa fortuna di avere una madre così per 18 anni».



Giorgio Marchesi, commosso dal ricordo, ha poi aggiunto: «Sarebbe stata sicuramente orgogliosa di me, lei cantava e andava a teatro, sarebbe stata molto felice. Mio papà invece si accontentava che iniziassi a fare qualcosa di serio. Io ero abbastanza confuso, non sapevo quello che volevo fare nella vita». (Aggiornamento di MB)



Giorgio Marchesi ha perso la mamma a 18 anni

Giorgio Marchesi ha perso la madre quando aveva solo 18 anni. L’attore ha ricordato la madre qualche anno fa nel salotto di Caterina Balivo a “Vieni da me” su Rai 1: “Parlo sempre poco di questa vicenda personale che ritengo privata e appartenente alla mia famiglia. Nessuno è mai pronto a un dramma simile. Io ricordo mia madre con il sorriso perché mi ritengo fortunato ad avere avuto per 18 anni una madre così”. L’attore ha poi ricordato le gite in montagne fatto con il padre e il fratello Enea, mentre la mamma li aspettava a casa cucinando con la stufa. “Tra te e tuo fratello chi era il preferito di tua madre?”, ha chiesto la Balivo. “Io anche perché abbiamo lo stesso carattere. Mia madre era molto allegra, canticchiava sempre, era sempre molto sorridente”, ha risposto Marchesi.

I ricordi di Giorgio Marchesi

Giorgio Marchesi ha ricordato con tenerezza la madre, grande amante della musica e appassionata del film “Colazione da Tiffany” con Audrey Hepburn. “Era molto curiosa, anche di quello che piaceva a noi. Scriveva tutte le canzoni su un block notes, perché era curiosa dei testi e per cantarle poi insieme a noi”, ha detto l’attore bergamasco. Poi ha ricordato un simpatico aneddoto legato alla canzone “Portatemi Dio” di Vasco Rossi: “I miei genitori erano molto cattolici. Lei trascrisse il testo con attenzione e lo rilesse. Alla fine lo approvò. Era un pò come la censura per il pubblico. Lei era molto attenta alla nostra educazione”. Nonostante abbia perso la madre quando era un ragazzo, Giorgio Marchesi la ricorda con un sorriso e senza tristezza.