Era il 3 luglio del 2020 quando Giorgio Medaglia, giovane del lodigiano, fu rinvenuto senza vita nell’Adda, dopo essere misteriosamente scomparso il 28 giugno precedente. A distanza di due anni, sulla morte del ragazzo non vi è ancora alcuna certezza. La madre di Giorgio ne ha fatto una vera e propria battaglia personale dopo che si è rischiata l’archiviazione del caso come suicidio, nonostante una serie di incongruenze. Il caso è stato affrontato anche nell’ultima puntata di Lombardia Nera, dove sono stati esposti tutti i dubbi relativi al giallo e che hanno portato il magistrato a non archiviare ma a chiedere nuove indagini. A destare dubbi sarebbe soprattutto una telefonata che Giorgio avrebbe fatto prima di sparire.



“Mio figlio era buono e se ha perso la vita è perché è stato tradito da qualcuno”: ne sarebbe convinta la madre di Giorgio Medaglia a Lombardia Nera. Tanti i dubbi sul giallo, a partire dal cellulare trovato addosso a Giorgio. Si tratterebbe di un suo vecchio dispositivo senza scheda Sim. Quello attivo e che usava abitualmente lo aveva lasciato a casa. Prima di consegnarlo agli inquirenti la madre aveva cercato tra i suoi messaggi, sms e Whatsapp senza trovare però nulla di sospetto.



Giorgio Medaglia, i dubbi della mamma

La madre di Giorgio Medaglia, Ombretta Meriggi, ha ancora aggiunto ai microfoni di Lombardia Nera: “Il corso da tutor lo ha fatto per un anno ed era tenuto da medici, quindi se avessero visto dei campanelli di allarme…”. Inoltre, da un numero che non era stato registrato con nome e cognome su quel telefono lasciato a casa Giorgio aveva ricevuto prima di uscire una telefonata alla quale non aveva risposto e da quello stesso numero risultano altre due chiamate ma di mattina. “Giorgio è sempre con me”, ha commentato la madre.

Quando la madre non vedendo rincasare il figlio prese il suo cellulare, chiamò a tutti i suoi contatti, compreso il numero ‘anonimo’: rispose un ragazzo che era un amico recente di Giorgio Medaglia, conoscente della madre ma che disse alla donna di non aver saputo nulla di dove fosse. Di lui si sa solo che si sarebbe trasferito da Lodi a Crema dove lavora in un’officina. Ma madre intanto è convinta che qualcuno abbia potuto vedere qualcosa senza però chiamare i soccorsi.