Giorgio Minisini e gli inizi nel nuoto artistico

Giorgio Minisini, campione del mondo e d’Europa di nuovo artistico, nel salotto di Oggi è un altro giorno durante la puntata trasmessa il 15 settembre, ha raccontato la scelta di avvicinarsi al nuoto. Figlio d’arte, il papà Roberto era un giudice mentre la mamma è stata la sua prima allenatrice. La sorella è una nuotatrice mentre il fratello è un pallanuotista. Una famiglia unita dalla passione per lo stesso sport, ma il percorso di Giorgio non è stato facile. Alle scuole medie comincia il periodo più complicato sfidando i tabù, le prese in giro e i nomignoli. Dal 2017 inizia la sua rivincita con la conquista della prima medaglia.



Non è stato facile perchè il mio non era uno sport tradizionale. Quando fai uno sport come il mio con tantissime ragazze, le persone pensano che lo sport che fai sia associato alla tua sessualità e quando ero piccolo c’era ancora l’idea che essere gay fosse una cosa negativa. Era un doppio stereotipo da superare, ma poi ho capito che era un problema degli altri.”, racconta il campione.



Giorgio Minisini e il dolore per la morte del padre Roberto

Nel corso dell’intervista rilasciata ai microfoni di Serena Bortone, Giorgio Minisini ha ricordato anche il papà Roberto, scomparso improvvisamente a 56 anni lo scorso 28 agosto. “Abbiamo preso una botta” – dice riferendosi anche alla mamma, alla sorella e al fratello. “Quello che lui avrebbe voluto è che noi andassimo avanti”, ha aggiunto.

“Come famiglia siamo riusciti ad essere uniti nonostante siamo un po’ sparpagliati perchè mia madre e mia sorella lavorano in Svizzera, mio fratello a Civitavecchia e io sono a Roma. Abbiamo affrontato questo momento insieme e continueremo a farlo anche se non sarà facile”, conclude.