Il comico Giorgio Montanini si è raccontato a cuore aperto nelle scorse ore durante il podcast Tintoria, una lunga chiacchierata in cui lo stesso 46enne fermano ha tirato fuori i propri scheletri, non nascondendo ciò che ha fatto negli anni addietro, un percorso difficile da cui fortunatamente è riuscito ad uscirne a testa alta. Giorgio Montanini racconta di essere stato fortunato ad entrare in coma, e ciò la dice lunga su quale fosse la vita che praticava durante una precisa fase della vita, in quella in cui era diventato dipendente dalla droga, precisamente della cocaina.



Lo stand up comedian, protagonista di alcune parti in varie fiction ma soprattutto di alcuni spettacoli televisivi, è stato in coma per 45 giorni a causa di una polmonite virale, un evento che rappresenta uno spartiacque nella sua vita. Giorgio Montanini racconta di aver perso nel giro di breve tempo i suoi genitori, nonché il fratello e il miglior amico (quest’ultimo morto suicida) e il tutto nel giro di 4 anni. Un periodo che avrebbe messo a dura prova chiunque, e il comico per superarlo ha scelto la strada più facile ma sbagliata, quella di rifugiarsi nella droga.



GIORGIO MONTANINI: “CON LA DROGA HO ATTENUATO LE SOFFERENZE”

“Ho attenuato le sofferenze” con gli stupefacenti racconta l’artista, ricordando che lo stesso assumesse la cocaina e stava bene “nonostante in casa mia erano tutti morti”. Per comprendere quanto fosse caduto in basso, basti pensare che spendeva 400 euro al giorno per il crack, e facendo un breve calcolo è arrivato a spendere mezzo milioni di euro in droghe, una cifra pazzesca.

Nonostante questa situazione fisica tutt’altro che idilliaca, Giorgio Montanini non ha smesso di lavorare, anzi, ha aumentato il suo carico “Da tossico sono riuscito a fare 8 film”, racconta ancora, fra cui I predatori ed Enea con Pietro Castellitto. Ma quando calava il sipario e Montanini doveva tornare alla sua vita privata, a quel punto cambiava tutto. “Litigavo con tutti senza un vero motivo per colpa della droga”, aggiungendo di essersi sentito in guerra con il mondo, senza dimenticarsi poi delle paranoie: “Non parlavo più con nessuno”.



GIORGIO MONTANINI: “SONO ENTRATO IN OSPEDALE IN CONDIZIONI PIETOSE”

E più passa il tempo e più le cose peggiorano visto che la droga “ti instilla il demone e ti sostituisce la personalità” aggiunge ancora l’attore, che ammette di non riuscire più a capire quando la sostanza stupefacente ha preso il sopravvento su di lui. Poi è arrivato il coma, che “per me è stato una fortuna” precisa schietto l’artista. Giorgio Montanini è arrivato al punto di collassare, e ciò gli ha permesso di disintossicarsi e di purificarsi, rinascendo letteralmente.

Montanini ricorda di essere entrato in ospedale in “condizioni pietose” e che pesava 160 chilogrammi, per poi esserne uscito con analisi del sangue perfette e senza alcuna crisi di astinenza. Eppure lo “davano per morto” quando arrivò nel nosocomio, con la compagna che non gli fece l’estrema unzione solo perchè non era cristiano. Oggi Montanini si dice però contrario alle comunità: “Ti fanno sentire solo un tossico, devi prima risolvere il problema emotivo che c’è in te, se no appena esci tornerai a drogarti”.