Continua il conflitto Russia-Ucraina, comunità internazionale al lavoro per trovare una mediazione e arrivare al cessate il fuoco. Intervenuto ai microfoni di Oggi è un altro giorno, Giorgio Mulè ha spiegato: “Sono angosciato dal vedere una guerra portata a due ore e mezza di aereo dall’Italia, sono angosciato dal vedere il film che non ha ancora mostrato il capitolo maggiore, ovvero quello dei morti. Non abbiamo ancora visto i cadaveri, tremo per quando queste immagini arriveranno. Sono angosciato per quei bambini, costretti ad andare sotto il freddo verso il confine con la Polonia”.
Il Sottosegretario di Stato al Ministero della difesa ha poi aggiunto nel corso del suo intervento: “Come politico ed esponente di governo sono risoluto nel sostenere un’azione che pretende una risposta adeguata, uguale e contraria a quella che arriva dalla Russia. Per questo oggi il Cdm varerà un decreto con cui il governo invia armi e missili per consentire all’esercito ucraino di resistere. Abbiamo dispiegato 2 mila militari per difendere i confini della Nato”.
Giorgio Mulè sulla crisi Russia-Ucraina
Il lavoro prosegue senza sosta, ha rimarcato Giorgio Mulè: “Poi ci sono tutte le opzioni che sono fondamentali, come le sanzioni, che costituiscono un’arma formidabile per dissuadere Putin e il regime russo dall’andare avanti con un’azione suicida nei confronti della storia e del presente. Saranno sanzioni crescenti”. Le trattative sono in corso e l’obiettivo è quello di raggiungere una fumata bianca per salvaguardare le vite umane: “È già stato umiliato uno Stato sovrano e si tenta di umiliare una comunità internazionale. Bisogna fare un passo avanti e trovare un punto di mediazione. L’autodeterminazione dell’Ucraina e la sicurezza del popolo non possono essere messe in discussione. Partendo da questi principi, ci si deve sedere e ragionare. Ma prima di tutto vanno tolte dal tavolo le armi di una guerra”, il giudizio dell’azzurro Giorgio Mulè.