Uno dei fedelissimi di Silvio Berlusconi, l’unico assieme a Brunetta (ma anche molto più dell’economista) a prendere le redini parlamentari in mano quando i “giochi politici” si fanno, Giorgio Mulè ha rischiato di non essere presente in Parlamento per molto tempo a venire. «Ho avuto delle turbe pressorie, ho la pressione bassa che è troppo alta: più di 100. Minima a 120. E la massima? A 220, quasi al limite dell’ictus, non ho visto più nulla, ho cominciato a vedere Orione…»: lo ha spiegato proprio lui ad Un Giorno da Pecora, ai microfoni “irriverenti” di Giorgio Lauro e Geppi Cucciari, raccontando la bruttissima esperienza che lo ha quasi fatto arrivare a rischiare la morte. «Sono andato subito in clinica», racconta ancora Mulè della recentissima esperienza occorsa la domenica dopo Pasqua. «Ho avuto paura di morire? Paura per me no, ma per gli altri si, per la mia famiglia. Ho pensato a mia figlia: infatti lunedì stesso ho chiamato di corsa il notaio. E a famigliari non l’ho nemmeno detto» dice tra il serio e il faceto il deputato e portavoce di Forza Italia. Quando stava male, il pensiero era fisso a quella sorta di “bilancio” della vita che inevitabilmente viene tracciato da ognuno si trovi in quelle condizioni: «perché realizzi che le cose non vanno come dovrebbero andare: non hai l’equilibrio, vedi tutto strano e capisci che può succedere qualcosa di molto grave».
GIORGIO MULÈ A 360°: LA PRESSIONE E BERLUSCONI
E ora? Mulè racconta di star seguendo l’intero iter di analisi e farmaci per curarsi al meglio dopo il grande spavento: «Ho fatto analisi, controanalisi, e sto prendendo una pastiglietta. Sarò a dieta», racconta ancora ai microfoni di “Un Giorno da Pecora” visto che deve perdere almeno qualche chiletto per ridurre a sole 1200 calorie al giorno. «Peso 94 chili e devo arrivare ad 88» racconta tutto preoccupato il deputato di Forza Italia, negli stessi giorni in cui Silvio Berlusconi è anche lui “appiedato” per problemi fisici (assai meno gravi però, nonostante la differenza d’età). «Appena sarà dimesso dall’ospedale tornerà a fare campagna elettorale. Secondo me uscirà entro il fine settimana, ma le valutazioni le faranno i medici», commenta Mulè sull’immediato futuro del suo Presidente, «è molto attivo, si affida molto agli altri, ma i messaggi e le pillole le fa tutti lui». Tra gli aneddoti richiesti dalle “canaglie” di Lauro e Geppi, Mulè svela ancora qualcosina sull’ex Cavaliere: «Ha un cellulare ma non di ultimissima generazione. Come quello di Gasparri, un Nokia e non ha WhatsApp, per lui sarebbe un inferno». Domanda allora ovvia: «ma cosa fa col cellulare?», Mulè sentenzia «Scambia sms e parla con le persone. Ma ha anche una mail sua personale, privata».