Sembrano aggravarsi ulteriormente le condizioni fisiche di Giorgio Napolitano, ex presidente della Repubblica. Da ieri sono iniziate a circolare notizie preoccupanti circa lo stato di salute del 98enne “bi-capo” dello stato italiano, e tenendo conto della sua età non è azzardato aspettarci notizie drammatiche. Stando a quanto riferito dal quotidiano La Stampa, così come si legge sul sito di Open, al momento Napolitano è ricoverato ancora presso l’istituto Spallanzani di Roma e le macchine che lo aiutavano a respirare sarebbero state scollegate, chiaro indizio di un epilogo che sembrerebbe purtroppo essere scritto.



In ogni caso il personale medico della clinica romana fa sapere che il cuore di Giorgio Napolitano continua a battere con regolarità, di conseguenza c’è ancora motivo per sperare. Al capezzale dell’ex presidente della repubblica, specifica ancora Open, c’è la famiglia, a cominciare dal figlio Giulio e dalla moglie Clio, ex first lady di anni 89. Non manca inoltre Gianni Matteoli, storico consigliere per la comunicazione dell’ex presidente nonché suo grande amico. L’accesso alla clinica è stato invece interdetto ai cronisti che di conseguenza possono solo aspettare fuori dall’edificio l’arrivo di eventuali bollettini medici che non è chiaro se verranno diramati o meno in queste ore.



GIORGIO NAPOLITANO, COME STA? ULTIME NOTIZIE: IL PRIMO MALORE NEL 2018

I primi indizi circa una salute fisica ballerina erano giunti nel 2018 quando Giorgio Napolitano aveva accusato un malore improvviso che aveva comportato un ricovero d’urgenza presso l’ospedale San Camillo di Roma. In quell’occasione il professor Francesco Musumeci lo aveva sottoposto ad intervento di dissecazione dell’aorta alquanto complicato.

Anche cinque anni fa si temette per la vita dell’ex presidente ma alla fine Napolitano riuscì a guarire e a rimettersi in sesto fino al maggio dell’anno scorso, quando venne operato d’urgenza all’addome sempre allo Spallanzani. Riuscì anche in quel caso ad avere la meglio e Giuseppe Maria Ettore, specialista in chirurgia oncologica, commentò: «Ha tempra e coraggio da vendere», ed è su tale qualità che oggi fanno affidamento i famigliari.