Il presidente dell’Aifa, l’Agenzia italiana del farmaco, Giorgio Palù, è stato ospite ieri sera della puntata di Porta a Porta. La curva epidemiologica sta continuando a decrescere come con ferma anche lo stesso Palù: “Tutti i dati della curva indicano che siamo in una recessione netta dell’epidemia, la stagione aiuterà per l’attività all’aria aperta, la radiazione ultravioletta, per le correnti d’aria, è naturale che ci sia una mitigazione dei virus a diffusione respiratoria. Fare previsioni credo sia sbagliato, non è il mio mestiere, noi dobbiamo ipotizzare scenari sulla base di conoscenze che abbiamo ed è la prima volta che un coronavirus è pandemico. E’ auspicabile che con larga parte di popolazione vaccinata e con le misure che verranno ancora mantenute, con le precauzione e col fatto che c’è anche un’immunità naturale, le cose possono andare bene”.

Bruno Vespa incalza quindi Giorgio Palù sul ballo: “Io amo il ballo, è un esercizio liberale e che estrinseca ciò che sono le sensazioni umane, si accompagna alla musica, è un’arte, però bisogna ammettere che ci sono contatti o situazioni ravvicinate che possono esporci al rischio, il ballo ce lo terremo quando avremo certezza che siamo al di fuori”

GIORGIO PALU’: “I MORTI? ULTIMO DATO CHE CALERA’”

Sulle vaccinazioni ai giovani, Palù afferma: “Gli studi ci dicono che i giovani e gli adolescenti rispondo benissimo ai vaccini, c’è il 100% di risposta, ciò significa che la vaccinazione è molto efficace in quanto nei giovani il sistema immunitario è molto reattivo. Sarà l’ultima fascia di popolazione coperta e lo scopo principale sarà quello di bloccare la catena di diffusione del virus. Alunni vaccinati a settembre? Adesso dobbiamo aspettare l’autorizzazione di Ema e Aifa, sarà questione di giorni. Con la riapertura delle scuole abbiamo visto una tendenza di infezioni nell’età di 0-9 anni, durata pochissimo. Sappiamo anche da alcuni studi che si infettano poco e trasmettono poco ma i focolai erano tutti nei nuclei famigliari, quindi è importante di coprire anche i più giovani”. Per le vittime da covid bisognerà aspettare ancora un po’: “I morti? Sarà l’ultimo dato che scenderà, se si considera l’evoluzione naturale dell’infezione, prima ci si ammala, poi ci si ammala gravemente, si va in rianimazione e poi c’è eventualmente l’esito morte, stanno comunque scendendo tutti”. Sulle vaccinazioni invece: “La fascia 60-69 è una categoria a rischio, c’è il 2.8% di possibilità di soccombere, categoria che va coperta per prima”.

GIORGIO PALU’: “LA VIROLOGIA E’ STATA TROPPO BANALIZZATA”

Giorgio Palù ha scritto un libro sulla virologia insieme al professore Clementi: “I virologi hanno ricevuto i maggiori premi Nobel, la virologia è affascinante, ci ha dischiuso i misteri della vita, i virus sono gli elementi vitali in grado di replicarsi di più al mondo nel nostro pianeta, noi ne alberghiamo trilioni. Ci sarebbe bisogno – ha proseguito Palù – di virologi veri per le pandemie che verranno ancora perchè stiamo violando il pianeta e la storia ci ha insegnato che i nuovi virus sono tutti zoonotici, ci vengono dal mondo animale che noi alteriamo modificando atmosfera, distruggendo foreste, coltivando in maniera massiva e poi modificando il clima, spostando insetti che sono veicoli di nuovi virus. Questo libro assieme al prof Clementi lo abbiamo scritto per attirare i giovani alla virologia e per dare alla comunità che è stata turbata dai cosiddetti virologi e pseudo virologi che hanno fatto ‘vallettismo tv’ e hanno fatto previsioni di tutti i generi, la gente dice: ‘E’ colpa dei virologi? Sono uno contro l’altro!’, questi non sono virologi. Stiamo dicendo quella che è la vera scienza della virologia e la nostra disciplina è stata un po’ banalizzata”.