L’Italia ha dosi di vaccino anti-Covid sufficienti per 100 milioni di italiani: la conferma arriva da Giorgio Palù. Intervenuto ai microfoni de Il Foglio, il presidente dell’Aifa ha spiegato che il ministro Roberto Speranza si è assicurato oltre 200 milioni di dosi e che la mossa della Germania di acquistare dosi extra è per il maggior numero di abitanti ma anche per l’essere «un paese più “vocale”, che si fa sentire di più».
Il celebre virologo si è poi soffermato sul piano vaccini anti-Covid, ribadendo i tempi ufficiali designati dal Ministero della Salute e dal commissario straordinario Domenico Arcuri: «Si prevede che entro settembre si saranno concluse tutte le fasi di approvvigionamento, distribuzione e somministrazione raggiungendo una immunità di gregge intorno al 70 per cento».
GIORGIO PALU’: “ANTICORPI MONOCLONALI ARMA IMPORTANTE”
Nel corso della lunga intervista a Il Foglio, Giorgio Palù ha chiarito che tutti i vaccini testati sono risultati efficaci contro le numerose varianti del Covid, compresa la variante inglese. Il virologo ha inoltre ribadito che la tecnologia consentirebbe di produrre un nuovo vaccino o di usare miscele di anticorpi neutralizzanti nel giro di una o due settimane. Una battuta anche sugli anticorpi monoclonali: «L’Aifa è aperta ad avviare uno studio controllato, saranno un’arma importante se si confermeranno i dati di efficacia sinora pubblicati. L’Fda li ha autorizzati in via emergenziale, in attesa del parere dell’Ema potremmo avviare la sperimentazione con vari tipi di monoclonali». Il numero uno di Aifa ha poi parlato del possibile obbligo vaccinale, spiegando che lascerebbe la scelta ai giuristi, ribadendo che «mai come questa volta il desiderio di vaccinarsi è grande, lo abbiamo visto con la domanda di vaccino antinfluenzale, perciò penso che raggiungeremo tranquillamente l’immunità di gregge».