Una bufera si è abbattuta su Giorgio Panariello dopo l’ultima puntata di Tale e Quale Show. Il comico fiorentino ha commentato l’esibizione di Tiziana Rivale, che ha vestito i panni di Anastacia, ma ha toccato un tasto dolente del passato della cantante americana. Colpito dal seno abbondante della concorrente, Panariello le ha quindi chiesto se fosse «roba sua» o frutto di un abile travestimento. Ma poi ha aggiunto: «Perché Anastacia ha le poppe grosse». Nello studio di Carlo Conti è calato il gelo, invece sui social la battuta del comico toscano ha suscitato grande indignazione. Molti utenti hanno ricordato infatti che Anastacia è stata colpita a più riprese dal tumore al seno, oltre che essere testimonial di tante campagne sulla lotta e la prevenzione. L’artista è stata anche sottoposta all’asportazione dei seni per combattere il cancro. «Anastacia non ha affrontato il cancro e una doppia mastectomia per sentirsi dire che ha le poppe». Il caso è scoppiato e quindi Panariello è corso ai ripari.



GIORGIO PANARIELLO, BATTUTA SU SENO ANASTACIA “GAFFE IMPERDONABILE”

La battuta di Giorgio Panariello, per quanto infelice, è stata dettata dalla non conoscenza della storia di Anastacia. Lo ha spiegato lo stesso comico fiorentino in un video che ha pubblicato su Instagram per chiarire la situazione. «Sono qui per chiedere umilmente scusa per una battutaccia che mi è scappata ieri sera durante il programma Tale e Quale Show», ha esordito nel filmato. «Mi sono completamente dimenticato che Anastacia era stata operata al seno, è stata una gaffe imperdonabile, devo riconoscerlo». Giorgio Panariello ha poi ammesso che non era preparato alla puntata e a quel personaggio. «Sapevo perfettamente del problema, ma in quel momento l’ho completamente dimenticato. Non è la prima gaffe e non sarà l’ultima». Ed Enrico Brignano l’ha rincuorato: «Chi più di me ti può capire amico mio! Credo che la tua battuta “discutibile” sia una svista perdonabilissima; sei una persona sensibile e rispettosa e credo che le persone lo sappiano. Cosi come hanno colto senza dubbio la tua buona fede. Dopo queste scuse, poi, come direbbe la Goggi: chapeau, amico».



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