Giorgio Panariello ospite di Mara Venier si commuove e commuove. L’attore, infatti, si è raccontato a cuore aperto parlando del padre e della madre rivelando di non averli mai conosciuti. “Mi avevano detto che venire da te significava spendere qualche lacrimuccia” dice Panariello alla padrona di casa Mara Venier a cui confida: “non ho mai saputo chi fosse mio padre vedevo mia madre solo nelle grandi occasioni, ma non ho alcun rancore. I miei nonni sono stati talmente genitori che non mi hanno mai fatto sentire la mancanza dell’affetto familiare, perché io due genitori li avevo”. La Venier fa poi una sorpresa all’attore toscano mandando la clip del monologo che Giorgio aveva dedicato al papà mai conosciuto. La commozione è davvero tanta: “eh sì, pensa che avendolo provato mi sono emozionato poco a farlo là… figurati se mi devo emozionare proprio oggi qui”. L’attore ha poi parlato anche della madre dicendo: “era una donna probabilmente non con grande profondità e intelligenza, ma senza rabbia”. Affidato ai nonni, Panariello parlando di loro ha detto: “loro hanno sopperito e messo i tasselli dove mancavano. Mia nonna la mia prima fan”. (aggiornamento di Emanuele Ambrosio)
Giorgio Panariello: “Vorrei ancora un figlio”
Francesco Nuti è uno dei migliori amici di Giorgio Panariello. Per questo motivo, a Domenica In, si parla anche di lui. Mara Venier lancia uno scoop: “Pensa che si fidanzò con la bambinaia dei miei figli, per cui ce l’avevo per casa”. Dopo il saluto (“nel caso ci stesse guardando”), i due rivivono la sua ultima ospitata in tv. Nuti accettò l’invito di Panariello in nome dell’amicizia che li legava: “Fu molto bello questo momento, un abbraccio sincero. Ci eravamo visti giorni prima, lo convinsi a stento. Già prima dell’incidente era in una crisi profondissima. Convincerlo non solo a venire a cena, ma anche a presentarsi davanti al pubblico, fu dura. Fino all’ultimo ebbi paura che lui non entrasse”. Un’altra delle persone a cui è molto legato è Renato Zero, storico personaggio delle sue imitazioni. E a proposito di imitazioni: “Mi piace tanto Merigo, ma anche Mario, perché è stato il primo”. Infine si parla della sua fidanzata, Claudia, con cui dice di stare “bene” (“un rapporto fatto di soli alti”). Come accennato in precedenza, il suo sogno è quello di mettere su famiglia e magari di diventare padre. (agg. di Rossella Pastore)
Giorgio Panariello piange al ricordo del padre
“Ho fatto un sacco di cose prima di arrivare qui a parlare con te”. A Domenica In, Giorgio Panariello si racconta a partire dai suoi inizi. Anzi, da ancora prima: a Mara Venier dice di aver fatto il cameriere, anche se nel frattempo coltivava la passione per il cabaret. In sala faceva “impazzire” i maître, con le sue battute e le sue uscite non proprio professionali. Gli insegnanti, a scuola, gli proposero di fare un lavoro che gli permettesse di stare a contatto col pubblico. Lui però sbagliò a interpretare, e così si trovò nel ristorante anziché in televisione. Ma parliamo della sua infanzia: “Sono cresciuto senza genitori, ma i miei nonni hanno sopperito a questa mancanza. Gli zii erano i miei fratelli. Un’infanzia bellissima”. Sua nonna, secondo lui, non era una donna di grande profondità. Era più una persona pragmatica: “In cartella mi metteva il panino con le alici. Come le chiamate voi? Da noi in Versilia si chiamano ‘acciughe’. Comunque, ungevano tutti i quaderni”. Tornando a mamma e papà, da ragazzino ha sofferto molto per via dell’assenza. È una ferita ancora aperta, tanto che si commuove al ricordo del padre. Che non ha mai conosciuto: nonostante tutto, dice, il suo babbo “ha lasciato un segno”. (agg. di Rossella Pastore)
Giorgio Panariello nel cast di Pezzi unici
Giorgio Panariello dopo il grandissimo successo come giudice di Tale e Quale Show 2019 torna in tv con la serie “Pezzi Unici” di Cinzia Th. Torrini dove interpreta il personaggio di Marcello. Un ruolo del tutto nuovo per l’attore toscano di cui ha parlato così dalle pagine del settimanale Tv Sorrisi e Canzoni: “Marcello è un fabbro, e lui e Vanni sono uscito e bottega, i loro laboratori sono uno accanto all’altro. Questo è il personaggio che sognavo di fare da tempo. Finora avevo fatto sempre ruoli comici dove si tende a caricare il personaggio, invece qui dovevo togliermi il cabaret da dosso”. Sul compagno di set Sergio Castellitto ha detto: “è stato un compagno di lavoro straordinario. Sul set accanto a lui avevo un grande ansia da prestazione. E invece mi ha dato dei consigli lucidissimi e puntuali”.
Giorgio Panariello: “Forse sono il più malinconico di tutti”
Giorgio Panariello è sicuramente uno degli attori di maggior successo del cinema italiana, ma il successo a volte se vissuto male può stravolgerti la vita. Nonostante tutto però l’attore toscano parlando proprio del successo ha raccontato al settimanale Chi ha dichiarato: “ho mantenuto la casa a Prato, gli amici di Forte dei Marmi anche perchè li ho preso i miei personaggi, la provincia ti fa sentire protetto”. Panariello è attualmente impegnato anche nello spettacolo teatrale “Il Tour” con gli amici di sempre Carlo Conti e Leonardo Pieraccioni e parlando di malinconia ammette: “forse sono il più malinconico di tutti, perché lavorando sui personaggi vedo tutte le chiavi di lettura, è come Fantozzi: ti fa ridere, ma se lo vedi in un momento in cui sei storto, diventi triste”. Non solo, l’attore toscano ha poi parlato dei suoi personaggi: “sono presi dalla strada, dalla Versilia in inverno. Scrissi lo spettacolo Boati di silenzio in cui raccontavo quei silenzi di quando se ne vanno i turisti e tu entri al bar e, a quel punto, come quando rimangono in fondo alla rete i pesciolini più piccoli, peschi i personaggi”.
Giorgio Panariello, l’amicizia con Carlo Conti e Leonardo Pieraccioni
L’amicizia con Carlo Conti e Leonardo Pieraccioni è una delle certezze della sua vita. Un rapporto bellissimo di cui Giorgio Panariello ha parlato così al settimanale Chi: “Carlo è quello più calmo, ha sangue freddo. Lui è un ottimista, poi come è realmente dentro non lo sapremo mai, non lo sa nessuno. Una volta stava facendo Sanremo e io guardavo da casa, a un certo punto gli mando un messaggio, convinto che mi avrebbe risposto di notte, dopo la diretta. Invece mi risponde subito, mentre si stava esibendo un cantante. Capisce? Io sarei stato nel panico, Carlo invece tranquillo dietro le quinte che rispondeva a me!”. Panariello ha poi commentato le parole di Aldo Grasso che l’ha definito “un grande capocomico dell’avanspettacolo: “è un complimento perchè in effetti nei miei programmi ho sempre ricreato le grandi compagnie come quelle di Gino Bramieri e Macario, mi sono ispirato ai grandi varietà tipo Milleluci. Ho riportato il monologo agli inizi dello spettacolo come Walter Chiari, ho riportato la tv con lo smoking e i tempi comici di una volta, l’orchestra dal vivo, sono stati la base dei grandi one man show della Rai”.