Durante la diretta odierna di Domenica In, in onda su Rai 1 con Mara Venier, è intervenuto Giorgio Panariello che ha ripercorso il suo passato, da quando era un bambino fino al successo televisivo. Sul presente afferma che “sono in un momento splendido della mia vita, un momento tranquillo (..) la cosa migliore è raggiungere la serenità e io l’ho raggiunta”.
Mara Venier ha poi lanciato l’intervista di Giorgio Panariello nella quale raccontò di aver vissuto “sempre con i nonni, non ho avuto la fortuna di vivere con i genitori”. Ora, invece, a “zia” Mara ha raccontato che “mia nonna è stata la mia prima fan”, ricordando quando da piccolo “le rubavo sempre la spazzola e mi chiudevo in bagno e mi intervistavo da solo“. Fu la nonna a cucirgli i primi costumi per le sue imitazioni di Renato Zero.
L’infanzia di Giorgio Panariello
Insomma, Giorgio Panariello durante la diretta di Domenica In si è aperto, raccontando alcuni aneddoti sul suo passato. “Mi iscrissi alla scuola alberghiera”, ricorda, parlando di suo nonno, “che ho lasciato per diventare una star della televisione, ed ora la stare della televisione sono quelli che hanno fatto la scuola alberghiera, quindi non so se ho fatto la scelta giusta”, scherza.
“Lascia la scuola alberghiera e mio nonno mi propose di andare a lavorare al cantiere navale di Viareggio e anche lì sono stato un anno/un anno e mezzo per poi andare in una radio”. “Ho dovuto dirlo a mio nonno”, racconta Giorgio Panariello, “lui mi disse ‘Si, ma il bollo chi lo paga?’, perché la pagava lui la macchina”. Ma anche la nonna, “le dissi ‘Mi hanno preso alla Rai’ e lei mi disse ‘Se vai alla Rai, allora visto che ho fatto il sugo buono, ne porti un pochino a Pippo Baudo?’, lei pensava si vivesse come in un condominio in Rai”.
Giorgio Panariello: “Renato Zero? Una persona straordinaria”
Dopo la breve parentesi sulla sua infanzia, Giorgio Panariello durante la diretta di Domenica In è passato a ricordare le sue primissime esibizioni, nei panni di Renato Zero che anni dopo sarebbe diventato suo grandissimo amico. “Con Renato c’è questa storia”, racconta, “che all’inizio non è che mi avesse preso così tanto bene, ed una volta stava in farmacia, c’era una signora che le chiese se fosse Renato Zero, lui disse di si e lei gli chiese di salutarle tanto Panariello“.
La prima volta che Renato Zero vide l’esibizione di Giorgio Panariello, però, fu a Forte dei Marmi. “Pieraccioni lavorava a DJ TV, e lavorava per Cecchetto. Mi chiamò per fargli uno scherzo, chiedendomi di fare Renato Zero in un’intervista di Cecchetto, senza che lui lo sapesse. Facciamo questa cosa a Forte dei Marmi, io che facevo finta di essere Renato, ma l’intervista la mandarono in onda. Renato era in albergo, accende la TV e vede sta roba, chiama suo fratello e gli fa ‘Gianpiero ma quando abbiamo fatto questa intervista?!’, non si era reso conto che ero io“. Ma ricordandolo ne parla come di “una persona straordinaria, sensibilissima, che mette sempre sette barriere davanti a sé”.