Il professor Giorgio Parisi, fresco di Premio Nobel per la Fisica 2021, è stato intervistato nella giornata di ieri in collegamento dal programma di Rai Uno, Uno Mattina in Famiglia: “Non mi aspettavo queste manifestazioni – esordisce il prof emerito dell’università La Sapienza di Roma, commentando la grande festa proprio presso l’ateneo capitolino – mi aspettavo qualcosa di affettuoso ma non così grosso, mi aspettavo un brindisi con i professori ma non mi aspettavo certo questa manifestazione da parte degli studenti”. Ovviamente Giorgio Parisi da quando ha vinto il Nobel è divenuto uno dei grandi protagonisti della cronaca delle ultime ore: “Sono contentissimo – ha commentato l’autorevole fisico – ed è certamente vero che in qualche modo il nobel che arriva ti porta molto più in alto nell’attenzione mediatica e quindi a questo punto è un po’ un dovere utilizzarla per qualcosa che sia utile agli altri”.
“Io ho avuto il successo che ho avuto – ha proseguito Giorgio Parisi – perchè mi sono formato in una scuola importante come quello dell’istituto di fisica alla Sapienza e questo è potuto avvenire perchè avevo ottimi insegnanti”. In studio si dibatte con alcuni alunni, circa il fatto che spesso e volentieri non conta tanto la materia quanto l’insegnamento: un prof di fisica può riuscire a far capire la materia complessa che insegna se riesce ad entrare in empatia con i propri alunni.
GIORGIO PARISI: “GLI INSEGNANTI DEVONO ESSERE SIMPATICI”
“Gli insegnanti devono avere una certa quantità di calore umano – sottolinea Giorgio Parisi – perchè la prima cosa che devono fare è stare simpatici agli studenti, e risultare simpatici a volte non è facile. Ci sono persone che hanno la dote di risultare simpatici naturalmente e altri meno. Poi devono mettersi dal punto di vista dei ragazzi. Mia moglie aveva avuto una prof di matematica spettacolare alle medie, poi al liceo classico col prof antipatico non ha capito più nulla”.
Si parla quindi della sua passione per il ballo: “Fino al 2004 non ero interessato al ballo, non ne avevo mai avuto l’occasione, e sono assolutamente negato dal punto di vista del ritmo e della coordinazione, ma mi sono impuntato e la cosa scatenante sono stati i balli greci, trovo siano una cosa molto bella e rilassante, e muoversi a ritmo ti permette di apprezzare la musica in maniera differente da quando l’ascolti”. Infine, su come gli verrà consegnato il premio Nobel vista l’assenza della cerimonia causa covid: “Ho ricevuto una lettera da Stoccolma sulle istruzioni, e credo che la medaglia Nobel verrà consegnata dall’ambasciatore”.