Pur vantando una lunga carriera da accademico, il nome d Giorgio Parisi è diventato popolare recentemente per la conquista del Premio Nobel per la Fisica, riconoscimento che era stato attribuito precedentemente solo a cinque nostri connazionali. Si tratta di Guglielmo Marconi, Enrico Fermi, Emilio Gino Segrè, Carlo Rubbia e Riccardo Giacconi.

“Vorrei dedicare il Nobel a Carlo Cabibbo, che mi ha trasmesso la conoscenza, ma anche l’amore per la scienza” – sono state le parole dello scienziato nel corso della cerimonia.

Le motivazioni del Premio Nobel a Giorgio Parisi

Il Premio Nobel è stato conferito a Giorgio Parisi grazie a una teoria che lui stesso ha iniziato a elaborare a fne anni ’70 e che ora è nota proprio come “teoria di Parisi“. Questa coinvolge tutti i campi della ricerca: dalla biologia alla fisica, ma senza trascurare l’intelligenza artificale, ormai diventata preponderante anche nella nostra quotiidianità.

Come indicato dagli organizzatori, lo scenziato ha ottenuto il riconoscimento “per i contributi innovativi alla comprensione dei sistemi fisici complessi“, si legge nelle motivazioni. Per rendere meglio l’idea ai meno esperti con il termine di “sistema complesso” si intende ad esempio quello di un essere vivente, indipendentemente che si tratti di un umano o di un animale. Questo, però, proprio per le sue caratteristche finisce per essere caotico e disordinato proprio perché i vari ecosistemi che lo compongono possono nstaurare legami che non funzionano come inizialmente si sarebbe pensato. L’equilibrio che avrebbe dovuto esserci quindi non si realizza.