La notizia ha assunto i crismi dell’ufficialità nelle scorse ore: Giorgio Parisi ha vinto il premio Wolf, prestigioso riconoscimento internazionale nel ramo della Fisica. Si tratta di un risultato a suo modo storico, dal momento che addirittura dal lontano 1979 tale riconoscimento non veniva assegnato a un fisico italiano operante nel nostro Paese. A dare l’annuncio sono stati l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn), l’Accademia dei Lincei (della quale Parisi è presidente) e l’Università Sapienza di Roma.
Parisi – riporta l’ANSA – è stato premiato “per le sue scoperte pionieristiche nella teoria quantistica dei campi, in meccanica statistica e nei sistemi complessi”. Il premio Wolf è stato istituito nel 1978 in Israele come riconoscimento per scienziati e artisti che hanno prodotto “risultati nell’interesse dell’umanità e relazioni amichevoli tra le persone, indipendentemente dalla nazionalità, razza, colore, religione, sesso o opinioni politiche“. Nel 1979 vinse l’italiano Giuseppe Occhialini, poi l’onore toccò a Bruno Rossi e Riccardo Giacconi, questi ultimi due però operanti negli Stati Uniti d’America.
GIORGIO PARISI: “SODDISFAZIONE GRANDISSIMA”
Il vincitore del premio Wolf per la Fisica, Giorgio Parisi, è stato raggiunto telefonicamente dall’ANSA, ai cui microfoni il 72enne non ha nascosto la sua felicità: “Sono contento perché è un premio che va a un italiano che vive e lavora in Italia. È una soddisfazione grandissima, perché è anche un premio collettivo a una comunità. Il merito di questo premio va anche a tantissimi collaboratori che ho avuto, con i quali ci siamo divertiti nel cercare di svelare quelli che una volta si chiamavano i ‘misteri della natura’”. Parisi è stato inserito “in una compagnia molto prestigiosa, nella quale ritrovo molti amici”, ma è anche stato messo in relazione diretta con Riccardo Wolf, “persona che ammiro moltissimo per le sue capacità scientifiche e il grande impegno civile”. Il ricercatore italiano ha chiosato: “Le ricerche per cui sono stato premiato riguardano sia la teoria dei campi alla quale mi sono dedicato nella prima parte della mia carriera, e poi la meccanica statistica e la fisica dei sistemi complessi. È un premio che copre tutte le cose di cui mi sono occupato in maniera molto variegata”.