Ornella Vanoni e l’amore per Giorgio Strehler
Giorgio Strehler e Gino Paoli sono stati due grandi amori di Ornella Vanoni. La cantante è stata legata prima al regista e poi al cantautore genovese, due uomo che hanno segnato la sua vita personale ed artistica. Proprio la Vanoni ricordando la storia d’amore con il regista teatrale Strehler ha confessato: “Giorgio era circondato da donne in adorazione; non si capacitava che una potesse dire di no. Ma io lo adoravo quando lui, un genio, era sul palco, a fare la Tempesta o Il gioco dei potenti. Nella vita lo amavo come si ama un uomo. E delle altre non me ne fregava niente”. Un grande amore quello nato tra i due che, insieme, hanno condiviso anche la vita lavorativa.
La Vanoni ricordando però la presenza di Strehler nella sua vita ha detto: “mi diceva: hai talento, ma non hai i nervi per reggere. Aveva ragione. Però alla fine ce l’ho fatta senza di lui”. Non solo, la cantante ha anche ammesso: “nessun uomo mi ha mai amata tanto. Era sposato, ma non importava: sposarmi non è mai stata la mia ambizione”.
Ornella Vanoni: “Gino Paoli? Ero gelosissima”
Dopo la fine della storia con Giorgio Strehler, Ornella Vanoni ha vissuto una bellissima e tormentata storia d’amore con Gino Paoli. Il primo incontro tra i due è avvenuto in studio di registrazione come ha raccontato la cantante: “lo sentii nella casa discografica suonare “Il cielo in una stanza”. Chiesi chi fosse, mi risposero: “Un frocio che fa canzoni orrende”. Strano, mi dissi: suonava maluccio, ma la canzone mi era parsa stupenda. Così cominciai a frequentarlo”.
Nonostante le malelingue, la Vanoni inizia a frequentare il cantautore con cui trascorreva il tempo facendo lunghissime passeggiate. “Gino non aveva i soldi neanche per il biglietto del tram; così andavamo sempre a piedi, io gli trotterellavo dietro con i tacchi a spillo, sfinita. Fino a quando, appoggiati a un muretto, gli chiesi: “Ma tu sei frocio?”. Rispose: “No, perché?”. E io: “Mi avevano detto così”. E lui: “A me invece hanno detto che tu sei lesbica, canti male e porti male…Siamo scoppiati a ridere. E ci siamo dati il primo bacio” – ha raccontato la Vanoni. Proprio a lei, il cantautore ha dedicato la canzone “Senza fine”, anche se per la Vanoni è stato un amore difficile: “ero Gelosissima. Non c’era mai. Sposato, sempre in giro. Uscivamo di casa ognuno con una borsa di gettoni e stavamo ore al telefono. Ora lui mi dice: “Ornella, ti ricordi le risate?”. Ma quali risate, io soffrivo da morire. Sposai Ardenzi, ma ero ancora innamorata di Gino”.