Giorgio Tirabassi torna in tv con la nuova serie “Liberi tutti” in onda da sabato 9 maggio alle ore 22.00 su Rai3. Nella fiction l’attore, conosciuto dal grande pubblico per le serie di “Distretto di Polizia” e “Paolo Borsellino”, è pronto a calarsi in un nuovo ruolo quello di Michele, un avvocato “intrallazzone” che si muove con 25 milioni di euro nascosti nel bagagliaio della sua automobile. Un personaggio sopra le righe che lo stesso attore ha presentato così dalle pagine di Tv Sorrisi e Canzoni: “Michele è un mascalzone, parliamoci chiaro” – precisando – “un mascalzone che però è quasi impossibile non trovare simpatico perchè quando comincia a battibeccare a colpi di cinismo con gli ingenui abitanti della comune, ti viene quasi da tifare per lui. Perché non si può passare la vita a coltivare pomodori biodinamici raggrinziti e a bere cocktail salutistici a base di acqua e aceto! E su… Poi anche il “politicamente corretto”, quando è seguito con fanatismo, diventa ipocrisia”. Un ritratto davvero divertente e originale quello di Michele su cui aggiunge: “è scorretto, scorrettissimo. E combatte da solo, eroicamente, contro 20 persone che vorrebbero cambiarlo e convertirlo ai loro ideali. È un cattivista circondato da buonisti!”.

Giorgio Tirabassi come sta? Il ritorno nella serie tv “Liberi tutti”

Giorgio Tirabassi nelle serie “Liberi tutti” interpreta il personaggio di Michele, un avvocato sopra le righe che per alcuni ricorda alcuni dei memorabili personaggi creati dal geniale Alberto Sordi. Un paragone che inorgoglito l’attore che, durante un’intervista rilasciata a Tv Sorrisi e Canzoni, ha detto: “noi commedianti romani siamo tutti figli e figliastri di Alberto Sordi. Non saprei neanche più dire se è stato il più bravo a incarnare l’umorismo degli italiani o se l’ha proprio forgiato lui, con i suoi personaggi”. In realtà Tirabassi precisa che nel personaggio di Michele c’è anche qualcosa che rimanda a Boris, la serie di culto degli Anni 2000: “gli autori sono gli stessi. E il titolo è un omaggio a uno di loro, Mattia Torre, che ci ha lasciati a luglio e che era abituato a concludere le riunioni dicendo “Liberi tutti”. Un ritorno molto atteso quello di Tirabassi in tv visto che pochi mesi fa è stato colpito da un infarto, una botta che ha cambiato per sempre la sua vita. “Infarto e sette giorni in ospedale” – ha detto l’attore precisando – “la botta è stata tale che ho proprio cambiato stile di vita. Ho persino chiuso con le sigarette, io che fumavo da sempre. Ogni tanto però mi capita di sognare che sto fumando”.

Giorgio Tirabassi: “La quarantena è come restare chiuso in ascensore”

Un momento difficile della sua vita che l’attore ha voluto vivere e condividere solo con la famiglia e gli affetti più cari declinando tantissimi inviti in televisione. “Un sacco di programmi televisivi mi hanno invitato per raccontare quella esperienza, ma io ho detto no” ha confessato Giorgio Tirabassi da sempre restio a parlare della sua vita privata in pubblico. In un’epoca in cui si social tutti dicono e mostrano tutto, c’è chi fa un grande passo indietro preservando la sfera intima: “non mi piace mescolare la sfera pubblica e quella privata. Lo so di andare controcorrente nell’epoca della “condivisione”. Ma mi sembra poco elegante. Anche i social li uso pochissimo, li trovo invadenti”. Per Tirabassi, infatti, l’unico posto dove si sente a suo agio per esibirsi è il palcoscenico: “io mi esibisco sul palco. Quando scendo torno in famiglia e divento un’altra persona”. Infine l’attore ha anche raccontato come ha trascorso questi giorni di quarantena per via dell’emergenza Coronavirus: “sento al telefono tanti amici stressati, arrabbiati, inviperiti… Io devo dire che la sto passando bene. Abito in campagna, fuori Roma, mi occupo dei miei ulivi, mi riguardo un po’ di film e aspetto che passi. La quarantena è come restare chiuso in ascensore. Se dai di matto è solo peggio!”.