Paura in diretta a “Storie Italiane” nella mattinata di oggi, martedì 2 novembre 2021, quando, nel corso di un collegamento audiovisivo da Torino con l’inviata di Rai News 24, quest’ultima ha subìto un’aggressione verbale a due riprese da parte di un uomo partecipante al rave party clandestino. Il soggetto, privo di mascherina, ha sorpreso la giornalista durante il servizio, strappandole il microfono di mano e riuscendo a gridare “Tua mamma p*ttana!, per poi allontanarsi rapidamente sotto gli occhi delle forze dell’ordine, intervenute prontamente per allontanarlo dalla troupe televisiva e per evitare che la situazione potesse degenerare.



Il problema sembrava essere risolto, con il giovane riportato alla calma da polizia e carabinieri, mentre da studio Eleonora Daniele chiedeva a gran voce alla giornalista di segnalare l’accaduto alle autorità, ricevendo da quest’ultima la rassicurazione che il soggetto in questione era già stato fermato dai militari. Tuttavia, poco dopo, la scena si è ripetuta, con un atteggiamento decisamente più minaccioso da parte dell’uomo…



GIORNALISTA RAI AGGREDITA A TORINO: RAGAZZO SI AVVICINA E MIMA DI TIRARLE UN CALCIO

Poco dopo, infatti, il ragazzo si è nuovamente palesato di fronte alle telecamere di Rai Uno con fare minaccioso, iniziando a fissare la giornalista mentre quest’ultima era in diretta a “Storie Italiane”, avvicinandosi poi a lei e mimando di tirarle un calcio con la gamba destra. Anche in questo caso, le forze dell’ordine presenti non hanno esitato a cercare di farlo desistere dal suo intento, ma questi è riuscito a divincolarsi per alcuni istanti dal loro “pressing”, iniziando a correre all’indirizzo del cameraman e sputandogli addosso (fatto reso ancora più grave per via della pandemia di Coronavirus in corso di svolgimento).



Ancora preoccupazione si è respirata nello studio televisivo di “Storie Italiane”, ma l’inviata ha voluto rassicurare tutti, indietreggiando quanto più possibile e affermando a più riprese che l’aggressore era stato placato nuovamente da carabinieri e poliziotti. Tanta paura, insomma, ma anche un ammirevole sangue freddo da parte della collega, che ha proseguito con grande professionalità la propria attività sul posto.