Si celebrerà domani, 25 novembre, la Giornata contro la violenza sulla donna, e in tutta Italia saranno previsti eventi, manifestazioni, mostre, camminati, spettacoli e molto altri. Le istituzioni e il mondo dell’associazionismo, come ricorda Repubblica, inviteranno tutti a fermarsi e a riflettere su un fenomeno, quello della violenza sulla donna, ancora tristemente d’attualità. Del resto i numero del ministero dell’interno relativi all’anno 2022 parlano chiaro: fino ad oggi sono 88 i femminicidi maturati nel nostro Paese, per una media di una donna assassinata ogni tre giorni. Più della metà di questi delitti sono stato commessi da partner delle vittime o ex delle stesse, ed inoltre, come riferisce l’Istat, nel primo trimestre di quest’anno il 61.4% (dato in aumento rispetto al trimestre precedente 56,7%), delle vittime ha dichiarato che le violenze erano perpetrare da anni, spesso e volentieri senza trovare il coraggio di denunciare per paura che l’aguzzino calci ulteriormente la mano.
Sono numeri allarmanti, ma c’è di più, come spiegato dalla onlus WeWorld, secondo cui nel nostro Paese solo l’undici per cento delle donne vittime di violenza ha denunciato l’accaduto, mentre quasi la metà, precisamente il 40%, non parla con nessuno per paura di vergogna o per il timore che tali denunce vengano ritenute normalità. E a poche ore dalla Giornata contro la violenza sulla donna, il governo Meloni si è mosso concretamente, approvando alla Camera la mozione unitaria legata alla prevenzione di questo fenomeno, un documento in cui il governo si impegna a dare la priorità alla «prosecuzione di politiche di contrasto alla violenza domestica», grazie anche «all’implementazione di risorse destinate al Fondo per le politiche relative alle pari opportunità» e all’istituzione di un Fondo per le «vittime di reati internazionali violenti». Viene inoltre invitato il governo a predisporre una campagna di sensibilizzazione rivolte agli uomini.
GIORNATA CONTRO LA VIOLENZA SULLE DONNE: IL COMMENTO DELLA MINISTRA ROCCELLA
«In quest’aula penso siamo tutti convinti sia necessario trovare la condivisione concentrandosi su obiettivi comuni. Abbiamo incrementato come governo i fondi per i centri antiviolenza e le case rifugio e il fondo contro la tratta – sono le parole della ministra per la Famiglia, Natalità e Pari opportunità Eugenia Roccella alla Camera, così come riporta La Stampa –. Raccoglieremo i dati statistici sulle violenze fondamentale per costruire politiche di prevenzione. Rafforzeremo il ricorso ai braccialetti elettronici e ci impegneremo nella formazione degli operatori di forze dell’ordine, medici e assistenti sociali perché siano preparati a accogliere le vittime di violenza».