GIORNATA DELLA TERRA 2022: ITALIANI, ACQUISTI PIÙ SOSTENIBILI

L’attenzione verso la sostenibilità orienta sempre più spesso abitudini e acquisti degli italiani. Anche e soprattutto quando si tratta di cibo. A dirlo sono i dati rilevati da una ricerca realizzata da Censuswide per conto di HelloFresh e presentata in occasione della Giornata della Terra 2022, celebrata il 22 aprile. Lo studio rivela che oltre 1 italiano su 10 si impegna da più di 10 anni nel razionalizzare la spesa per la tavola, e quasi il 40% ha implementato pratiche sostenibili nella ricerca degli ingredienti. Un trend che mostra peraltro una curva di crescita anche in questa prima parte del 2022: stando all’indagine, infatti, il 47% degli italiani si ripromette, già da quest’anno, di comprare sempre più alimenti di provenienza locale, dimostrandosi propenso a spendere di più per assicurarsi ingredienti a filiera corta (34%) e di stagione (28%). Ma non solo. La ricerca mette infatti in luce come per l’89% degli intervistati sia importante che vengano adottate pratiche di sostenibilità in ciascuna delle fasi della filiera alimentare – dalla produzione e raccolta delle materie prime, all’arrivo del prodotto nelle cucine, fino allo smaltimento dei rifiuti generati. 



GIORNATA DELLA TERRA 2022: GLI ITALIANI APPREZZANO PRODOTTI VEGETALI

E in questa precisa prospettiva si inserisce anche il sempre più marcato gradimento degli italiani per i prodotti a base vegetale. Un gradimento testimoniato dai numeri. Un’analisi condotta da Bva-Doxa per il Gruppo Prodotti a base vegetale di Unione Italiana Food sottolinea come il 22% delle proteine consumate nel nostro Paese siano oggi di origine vegetale. Un dato significativo, che va ricondotto tanto all’assunzione di alimenti naturali (ceci, fagioli, soia, lenticchie) quanto all’utilizzo di altre soluzioni come i prodotti plant-based, che rappresentano la base per una dieta principalmente verde. Gli italiani – rivela sempre lo studio – li considerano sani, buoni e amici del Pianeta. Ma non solo. Li scelgono anche perché convinti dal loro contenuto nutrizionale, che rappresenta il driver d’acquisto per il 40% degli intervistati. E una volta provati, li ricomprano conquistati dal loro gusto piacevole che convince 9 persone su 10 e spinge il 30% del campione a un nuovo acquisto.



GIORNATA DELLA TERRA 2022: NON SOLO INTEGRALISTI GREEN

Il risultato è che 4 connazionali su 10 sono consumatori abituali di questi prodotti e altrettanti sono user occasionali. E, attenzione, non si tratta di integralisti del green: chi acquista prodotti a base vegetale – dice l’indagine – non segue necessariamente una dieta vegana o vegetariana. In larga parte, si tratta di persone attente a mantenere un regime alimentare equilibrato, che, per ragioni di salute, ambientali o etiche, scelgono di consumare una maggiore quantità di frutta, verdura e vegetali, riducendo le proteine animali. Sono i cosiddetti “£flexitariani”, persone ben informate: oltre 6 su 10 conoscono l’apporto nutrizionale di questi prodotti, perché leggono sempre le etichette sulle confezioni (29%), si informano approfonditamente al riguardo (17%) o ne parlano con il proprio medico/nutrizionista (10%). 



GIORNATA DELLA TERRA 2022: CONSUMATORI PIÙ INFORMATI

“Il consumatore oggi è più informato del passato – dichiara Salvatore Castiglione, Presidente Gruppo Prodotti a base vegetale di Unione Italiana Food -. Sa quali benefici derivano da una dieta variegata ed equilibrata, ricca di verdure, cereali, alimenti integrali, frutta. Benefici non solo per la propria salute, ma anche per quella del Pianeta. Anche per questi motivi, negli ultimi anni, i prodotti a base vegetale hanno conquistato moltissime famiglie raggiungendo circa 22 milioni di consumatori. L’offerta alimentare è sempre più rinnovata, evoluta e ampliata, e si adegua alle richieste dei consumatori. I plant-based sono figli del nostro tempo e, come tutti i prodotti ‘di successo’, rispondono a un’esigenza, dichiarata e percepita, del consumatore. Non sono una moda, ma una chiara tendenza, che va incontro alle nuove abitudini alimentari degli italiani. Questo non significa che prenderanno il posto degli altri alimenti della nostra dieta o che li sostituiranno. A cambiare saranno però quantità e frequenza con cui si consumano i prodotti, perché a tavola c’è posto per tutti”.

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