DALLA TERRA SANTA LA GIORNATA DI DIGIUNO E PREGHIERA PER LA PACE: LA PROPOSTA DEL CARDINALE PIZZABALLA

Oggi 17 ottobre 2023, su proposta del Patriarca latino di Gerusalemme, cardinale Pierbattista Pizzaballa, si celebra oggi la Giornata di digiuno, preghiera e astinenza per la pace in Terra Santa. Lanciata dalle Chiese presenti in Medio Oriente, accolta da Papa Francesco e rilanciata in tutte le Diocesi mondiali, anche grazie agli appelli quotidiani provenienti dal Sinodo dei Vescovi in corso in Vaticano. «A nome di tutti gli Ordinari di Terra Santa, invito tutte le parrocchie e comunità religiose ad una giornata di digiuno e di preghiera per la pace e la riconciliazione», si legge nella nota diffusa dal Patriarca Pizzaballa negli scorsi giorni, individuano per martedì 17 ottobre 2023 la giornata di digiuno e astinenza, oltre che di preghiera, per la pace in Medio Oriente (ad una settimana dall’inizio della guerra tra Hamas e Israele).



«Si organizzino momenti di preghiera con adorazione eucaristica e con il rosario alla Vergine Santissima», sottolinea ancora il Patriarcato di Gerusalemme rivolgendosi in primo luogo alle singole comunità della Terra Santa, «Probabilmente in molte parti delle nostre diocesi le circostanze non permetteranno la riunione di grandi assemblee. Nelle parrocchie, nelle comunità religiose, nelle famiglie, sarà comunque possibile organizzarsi per avere semplici e sobri momenti comuni di preghiera». Secondo il cardinale Pizzaballa, la modalità di preghiera comunitaria è quella ideale «per consegnare a Dio Padre la nostra sete di pace, di giustizia e di riconciliazione». Commentando gli orrori del conflitto in corso, il Patriarca ha poi concluso «Ancora una volta ci ritroviamo nel mezzo di una crisi politica e militare. Siamo stati improvvisamente catapultati in un mare di violenza inaudita. L’odio, che purtroppo già sperimentiamo da troppo tempo, aumenterà ancora di più, e la spirale di violenza che ne consegue e creerà altra distruzione. Tutto sembra parlare di morte».



PAPA FRANCESCO E LA CEI SI UNISCONO ALLA GIORNATA PER LA PACE OGGI 17 OTTOBRE 2023

L’invito rilanciato dalla Terra Santa è stato subito adottato e riproposto per l’intera Chiesa mondiale da Papa Francesco nell’ultimo Angelus da Piazza San Pietro, fissando dunque per la cristianità l’appuntamento di oggi 17 ottobre come giornata dedicata al digiuno, all’astinenza e alla preghiera per la pace in Terra Santa. «La preghiera è la forza mite e santa da opporre alla forza diabolica dell’odio, del terrorismo e della guerra. Invito tutti i credenti ad unirsi alla Chiesa in Terra Santa e a dedicare martedì prossimo, il 17 ottobre, alla preghiera e al digiuno», così il Santo Padre ha voluto rimanere in forte unità e solidarietà con la situazione delle comunità presenti in Israele e Palestina in questi giorni difficili.



Anche la Chiesa Cattolica Italiana tramite comunicato della CEI ha voluto rispondere all’appello lanciato dal Patriarca Pizzaballa: «La Presidenza della CEI ha deciso di promuovere una Giornata nazionale di digiuno, preghiera e astinenza per la pace e la riconciliazione. La data scelta è martedì 17 ottobre, in comunione con i cristiani di Terra Santa secondo le indicazioni del Cardinale Pierbattista Pizzaballa, Patriarca di Gerusalemme dei Latini, che a nome di tutti gli Ordinari ha chiesto alle comunità locali di incontrarsi “nella preghiera corale, per consegnare a Dio Padre la nostra sete di pace, di giustizia e di riconciliazione”». L’invito è per tutte le realtà diocesane per le quali è stato realizzato un dettagliato schema di preghiera approvato dal Presidente dei vescovi italiani, il cardinale Matteo Maria Zuppi.

«Stiamo vivendo un tempo terribile di odio, di violenza e di guerra. Questo è il momento di restare uniti nella preghiera», questa è l’esortazione rivolta ieri dal cardinale Pizzaballa a tutti i giovani della diocesi patriarcale (Israele, Palestina, Giordania, Cipro) affinché si uniscano alla Giornata di preghiera, digiuno e astinenza per la pace prevista per oggi. «Gesù è una presenza reale in mezzo a noi e la preghiera è lo strumento che ci permette di stare insieme a Lui – ricorda ancora il Patriarca -. Questo è ciò di cui abbiamo bisogno adesso. La preghiera non cambierà questo momento terribile ma donerà la luce ai nostri cuori e ai nostri occhi non di odio ma di esseri umani e di cristiani». L’invito della Chiesa di Terra Santa è di guardare continuamente a Cristo «con un cuore di speranza nonostante tutto. La mia preghiera – conclude Pizzaballa – è che possiate tutti unirvi a questa Giornata di preghiera di domani 17 ottobre per essere sempre uniti come cristiani, per lavorare insieme per la nostra comunità e per la nostra amata Terra».

IL MESSAGGIO DI COMUNIONE E LIBERAZIONE: “SOLO DIO DONA LA VERA PACE”

Tra le tante associazioni e movimenti che hanno aderito alla chiamata della Terra Santa e della Chiesa di Papa Francesco, anche la Fraternità di Comunione e Liberazione risponde presente alla giornata di preghiera, digiuno e astinenza per la pace e la riconciliazione in Medio Oriente (e in tutti gli altri conflitti globali). «Condividiamo profondamente le recenti parole di Papa Francesco: “il terrorismo e gli estremismi non aiutano a raggiungere una soluzione al conflitto tra Israeliani e Palestinesi, ma alimentano l’odio, la violenza, la vendetta, e fanno solo soffrire gli uni e gli altri. Il Medio Oriente non ha bisogno di guerra, ma di pace, di una pace costruita sulla giustizia, sul dialogo e sul coraggio della fraternità”», così il Presidente della Fraternità di CL, Davide Prosperi.

Nell’esprimere vicinanza commossa alle molte persone innocenti che stanno vivendo momenti di enorme dolore e di morte in Medio Oriente – e non dimenticando le responsabilità di chi aggredisce – Comunione e Liberazione dichiara: «ci sentiamo ancora più provocati a prendere coscienza del fatto che l’uomo non è in grado di salvarsi da sé e che solo Dio può donare la vera pace. Ancorati all’amore infinito che Cristo, nascendo proprio in quella terra oggi così sofferente, ha donato a ogni essere umano come strada al compimento, offriamo a Lui nella preghiera ogni nostro piccolo ma necessario tentativo di costruire luoghi di dialogo e di fraternità, come ci chiede Francesco». Per questi motivi il Movimento fondato da Don Luigi Giussani aderisce in unità con la Chiesa e con tutti i desiderosi di pace all’invito del cardinale Pizzaballa: «Il movimento si organizzerà a livello personale, famigliare e comunitario per vivere adeguatamente questa giornata di affidamento a Dio, considerandola anche un momento concreto di incontro e di missione verso tutti», ha concluso il Presidente Prosperi che ha poi analizzato in questa intervista ad “Avvenire” la centralità della preghiera e dell’unità con la Chiesa in un momento del genere.