Il mondo della ristorazione, come anche quello di molte filiere alimentari, ha spesso molto parlato al maschile. Oggi però le cose stanno cambiando. Le donne hanno conquistato importanti traguardi in termini di rappresentanza, valorizzando il proprio talento nelle diverse professioni del fuori casa e della food industry. E ciò rappresenta un buon viatico per affrontare con ottimismo gli obiettivi futuri in ottica di parità di genere.
A suggerire questo positivo bilancio sono le testimonianze raccolte in occasione della Giornata Internazionale della Donna in calendario l’8 marzo. Un utile momento per fare il punto sul gender gap che è ancora presente in tanta parte del sistema economico italiano. Ma che, fortunatamente, vede le distanze accorciarsi.
Esempio e testimonianza di questa trasformazione è in particolare la filiera del caffè, al centro – dice il Consorzio Promozione Caffè – di una rivoluzione silenziosa, fatta da piccole e grandi conquiste. “Nel nostro settore – dichiara Michele Monzini, Presidente del Consorzio – oggi esistono tanti esempi di donne che sono state in grado grazie al loro impegno, alle loro competenze e alle loro qualità di occupare posizioni e ruoli apicali sia nel tessuto delle PMI sia all’interno delle più grandi multinazionali. È a loro che dobbiamo guardare con orgoglio per permettere alle prossime generazioni di vivere in un mondo più equo e meno discriminatorio”.
Non tutto però è oro quel che luccica. “Siamo a metà del percorso – avverte Paola Goppion, imprenditrice e Responsabile Comunicazione e Marketing di Goppion Caffè -. Le nuove generazioni hanno di fronte sfide importanti: accrescere la cultura del caffè di qualità e, allo stesso tempo, adottare politiche del lavoro e ambientali etiche, rispettose dell’uomo e della terra“. I presupposti però sembrano esserci.
E altrettanto vale anche nel caso della ristorazione. In questi ultimi anni le cucine si sono infatti potentemente tinte di rosa. “Una volta questo settore era dominato dagli uomini – dice Jessica Rosval, chef di origini canadesi vincitrice del Premio Bellavista “Cuoca dell’Anno” delle Guide dell’Espresso -. Ora le donne stanno facendo sentire sempre più la loro voce. Diciamo basta al dover ogni volta dimostrare di essere all’altezza, ribadiamo che anche noi abbiamo idee, esperienze, storie da raccontare”. E la conferma che il valore delle donne si sta facendo strada dietro ai fornelli professionali arriva anche da un sondaggio condotto da TheFork sui propri partner. Il monitoraggio rivela infatti che, sebbene non sia presente nessuna chef nel 60% delle cucine dei locali interpellati, secondo più della metà delle donne intervistate (52%) il numero delle cuoche donne aumentato negli ultimi 5 anni.
Certo – aggiunge la ricerca -, non bisogna nascondere le difficoltà: il 39% delle chef intervistate dichiara di aver incontrato parecchi ostacoli a causa del proprio sesso. E due su tre (60%) sostengono che essere uomo facilita il percorso lavorativo nella ristorazione. Ma il traguardo dell’affermazione in cucina oggi sembra più che possibile, come dimostrano i casi illustri delle chef che si sono distinte negli ultimi anni nella ristorazione italiana. E che hanno conquistato alti livelli di notorietà. Dallo stesso sondaggio di TheFork emerge infatti come molte donne a capo di brigate sia ormai più che conosciute: è il caso di Antonia Klugmann (7%), Cristina Bowerman (6%), Nadia Santini (5%), Annie Féolde (4%) e Viviana Varese (3%).
E in attesa che sempre più giovani talenti femminili entrino nel mondo della ristorazione, TheFork propone una selezione dei ristoranti disponibili su che già oggi possono vantare una salda e fantasiosa guida rosa.
- La Capanna di Eraclio, Codigoro (FE), Chef Maria Grazia Soncini
- Glass Hostaria, Roma (RM), Chef Cristina Bowerman
- Il Falconiere, Cortona (AR), Chef Silvia Regi Baracchi
- La Perla del Mare, San Vincenzo (LI), Chef Deborah Corsi
- I Salotti, Chiusi (SI), Chef Katia Maccari
- La Posata Bianca, Abano Terme (PD), Chef Mariana Epure
- Mamìe, Monza (MB), Chef Maria Rosaria Peluso
- Prosit Restaurant, Caselle Torinese (TO), Chef Manuela Devietti Goggia
- U Fucularu, Catania (CT), Chef Carmela Grasso
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