L’ultimo doodle di Google celebra oggi la Giornata mondiale degli insegnanti. E lo fa mostrando una “maestra polipo” che raccoglie i compiti in classe, cancella la lavagna e legge un libro ai suoi alunni, rappresentati come pesci variopinti. Interrogandosi sul futuro di questo mestiere, la Giornata mondiale degli insegnanti ha come obiettivo quello di ribadire quanto emerso nel 2016 e denunciato dall’Unesco. Nel mondo c’è carenza di docenti. Secondo le stime, per colmare questa lacuna ne servirebbero almeno 68,8 milioni, di cui 24,4 milioni alle elementari, mentre 44,4 alle superiori. E questo è un problema che, come sappiamo, riguarda anche l’Italia. Basta pensare che, anche a causa dei 33mila pensionamenti legati a Quota 100, il Miur per l’anno scolastico corrente ha dovuto riassegnare più di 120mila cattedre vacanti, nella maggior parte dei casi affidate a supplenti precari. Ma questo non è bastato e la situazione è critica, in particolare per gli insegnanti di sostegno. Il ministro Fioramonti ha annunciato di aver trovato un accordo con i sindacati per sbloccare 50mila nuovi posti di lavoro. Ma sarà sufficiente? (agg. di Silvana Palazzo)
GIORNATA MONDIALE DEGLI INSEGNANTI: LA DENUNCIA DELL’ANIEF
Nel giorno in sui si celebra la giornata mondiale degli insegnanti arriva la denuncia Anief. L’Associazione sindacale professionale ha colto la ricorrenza per chiedere al Governo ed al premier Conte di intervenire per combattere l’alto livello di precarietà nella scuola, passando dalla precarizzazione del ruolo del ricercatore al basso livello degli stipendi. Ma non solo: la nota diffusa da Orizzonte Scuola chiama in causa anche il ministro dell’Istruzione Fioramenti. Queste le richieste del sindaco: «l’adeguamento dell’organico di fatto a quello di diritto, in presenza di posti vacanti senza titolare; la parità di trattamento economica e giuridica tra personale precario e di ruolo, con effetti su mobilità e ricostruzione di carriera; l’allineamento degli stipendi all’inflazione registrata negli ultimi dieci anni; il reclutamento su tutti i posti vacanti in organico attraverso l’estensione del doppio canale di reclutamento alle graduatorie di istituto, da cui sono chiamati i supplenti, trasformate in provinciali e aperte ogni anno a nuovi inserimenti; l’istituzione di una terza fascia della docenza universitaria con il ripristino del profilo di ricercatore a tempo indeterminato; l’utilizzo dei Test Invalsi per monitorare e non valutare i risultati degli studenti, per orientare e non per valutare il lavoro degli insegnanti». (Aggiornamento di Massimo Balsamo)
GIORNATA MONDIALE DEGLI INSEGNANTI: LA STORIA DI SHAREE CASTLEBURY
Per la giornata mondiale degli insegnanti, che si celebra oggi in tutto il mondo, non potevamo non raccontarvi la storia di John Zadrozny, un maestro che con grande creatività ha trasformato gli scarabocchi dei suoi studenti in veri e propri capolavori. Il tutto è iniziato, come scrive Greenme.it, quando John si è accorto che i suoi alunni disegnavano sempre più scarabocchi sui libri e i quaderni perché si annoiavano. Quando dopo la correzione gli alunni hanno visto i loro scarabocchi trasformati, hanno iniziato a disegnare sempre di più, realizzando loro stessi dei veri e propri capolavori. Altra storia degna di nota è quella di ShaRee Castlebury, che per l’ultimo giorno di scuola della prima elementare, ha deciso di indossare un bellissimo abito colorato… decorato dagli stessi suoi alunni. L’idea è stata talmente apprezzata, al punto che in poche ore ha fatto il giro del web. E rimanendo in tema di arte, non si può non citare Hirotaka Hamasaki, insegnante giapponese che ha trasformato la lavagna in una tela, dove dipingere “L’Ultima cena” di Leonardo, “Guernica” di Picasso e molti altri capolavori. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
GIORNATA MONDIALE DEGLI INSEGNANTI: LA STORIA DI ANTONIO
Proseguiamo i racconti sugli insegnanti, riportandovi la storia di un nostro conterraneo, tale Antonio La Cava. L’ex maestro, come ricorda Greenme.it, ha percorso in lungo e in largo la sua Basilicata a bordo di una splendida Ape Car, ribattezzata dallo stesso “Bibliomotocarro”, con l’obiettivo di regalare ai bambini dei libri in maniera totalmente gratuita. Un gesto davvero apprezzabile che ha donato felicità a numerosi piccoli. Dall’Italia all’Afghanistan con la storia di Saber Hosseini, che rispetto ad Antonio non si sposta con un mezzo motorizzato, ma bensì in bicicletta. Visto che nelle aree più remote dell’Afghanistan vi sono bambini che sono impossibilitati a raggiungere la scuola non essendovi mezzi se non i propri piedi, è lo stesso Saber che raggiunge i suoi alunni, come dire “Se Maometto non va dalla montagna allora è la montagna che va da Maometto”. Il maestro afghano pedala anche fra la neve, per educare i più piccoli, insegnare loro le materie, e donargli dei libri. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
GIORNATA MONDIALE DEGLI INSEGNANTI: IL NOBEL DI HANAN
Fra le storie con protagonisti insegnanti che meritano senza dubbio di essere raccontate almeno una volta, vi è quella di Hanan Al Hroub. La maestra è cresciuta in un campo profughi di Betlemme, nella Palestina, zona non proprio facile dove vivere e lavorare. Un giorno, mentre i suoi figli stavano rientrando a casa dopo scuola, si è verificata una sparatoria nel quale il marito nonché papà dei bambini, è rimasto ferito. La donna ha così iniziato ad insegnare ai propri figli a superare il trauma, e poi anche ad altri bambini che hanno assistito a scene di violenza, incoraggiandoli al lavoro in gruppo, alla collaborazione, e al fidarsi l’uno degli altri. Come sottolinea greenme.it, il messaggio mandato da da Hanan Al Hroub è che la conoscenza e l’educazione sono le uniche armi di un uomo, e grazie al suo sforzo la stessa si è aggiudicata il Global Teacher Prize, premio che viene considerato il Nobel per l’insegnamento. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
GIORNATA MONDIALE DEGLI INSEGNANTI: KINSEY E LE NOZZE SPECIALI
Ci sono insegnanti che hanno storie memorabili da raccontare, è il caso ad esempio della maestra Kinsey, che decise di trasformare il giorno del suo matrimonio in una grande, grandissima festa. Come ricorda greenme.it, in quelle speciali nozze vi erano, amici, parenti, cari… e tutti gli studenti, e non erano studenti qualunque visto che Kinsey French insegna alla Rock Creek di Christian Academy di Louisville (Stati Uniti), un campus per bambini speciali con la sindrome di Down. Cosa dire poi di Owura Kwadwo, un maestro che invece prova ad educare i bimbi a migliaia di chilometri di distanza da qui, precisamente a Kumasi, in Ghana (Africa). In quelle zone del mondo mancano cose che sarebbero elementari per noi, a cominciare dal materiale didattico. Chiedere un computer negli istituti scolastici ghanesi equivale pressoché a chiedere la luna, ma Owura ci ha provato lo stesso, ed ha così deciso di trasformare la lavagna dell’aula in una sorta di schermo del computer. Così facendo è riuscito ad insegnare ai propri alunni come creare un documento con il programma Word. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
GIORNATA MONDIALE DEGLI INSEGNANTI: IL VALORE E LE LORO STORIE
La Giornata mondiale degli insegnanti indetta dall’Unesco cade proprio oggi, 5 ottobre 2019. Questa Giornata commemora la sottoscrizione delle Raccomandazioni dell’UNESCO sullo status di insegnante, la principale struttura di riferimento per i diritti e le responsabilità dei docenti su scala mondiale, ed ha come obiettivo fondamentale quello di suscitare riflessioni sul ruolo di quelli che vengono definiti “professionisti della formazione”, sulle sfide che affrontano ogni giorno, sulle difficili condizioni di lavoro a cui sono spesso sottoposti. Le Raccomandazioni dell’Unesco sono un documento edito nel 1966 e integrato con le Raccomandazioni riguardanti l’educazione superiore nel 1997. E nelle prime pagine si legge chiaramente quanto la Giornata mondiale degli insegnanti voglia porre l’accento su una vera e propria risorsa fondamentale per lo sviluppo della civiltà umana, e del pianeta. L’Unesco focalizza la “sfida” rappresentata dagli insegnanti come qualcosa che va oltre i numeri, ponendo al centro la qualità degli insegnanti, che è essenziale per ottenere buoni risultati nell’apprendimento da parte degli studenti. Al fine di ottenere questo risultato – secondo l’Unesco – è fondamentale un sistema educativo in grado anzitutto di attrarre e mantenere personale docente ben preparato, motivato, efficace ed equilibrato tra uomini e donne. Con un sistema che supporti gli insegnanti sia nella classe, dove svolgono la loro funzione educativa a contatto con gli studenti, che nella loro continua formazione. E il monito che la Giornata mondiale degli insegnanti vuole lanciare è questo: “là insoddisfazione per la perdita di status, i bassi salari e le cattive condizioni di insegnamento e di apprendimento, come la mancanza di avanzamento di carriera o di adeguata formazione professionale hanno fatto uscire un gran numero di insegnanti dalla professione, a volte dopo solo pochi anni di servizio”.
GIORNATA MONDIALE DEGLI INSEGNANTI, LA STORIA DI CHRIS ULMAN
In questo percorso per la Giornata mondiale degli insegnanti parleremo di alcune storie significative di professori, insegnanti, maestri e di come la loro genialità e personalità abbia tracciato nuovi percorsi nell’educazione dei ragazzi. A volte stravaganti, a volte più sistematici, ma sempre originali e che mettono l’accento sul rapporto umano tra docenti e studenti, come tra studenti. Partiamo con Chris Ulman, di Jacksonville, Stati Uniti. Ulman ha posto al centro del suo rapporto con gli studenti, una classe di ragazzi con diverse patologie, dalla sindrome di Down, all’autismo ad altre patologie neurologiche anche più importanti, l’autostima. “I miei ragazzi, – dice Ulman attraverso la pagina Facebook che tiene aggiornata con il consenso dei genitori – Provengono tutti da esperienze di segregazione, nel senso che sono sempre stati separati dagli altri studenti. Ora invece partecipano alle attività scolastiche, ballano di fronte a centinaia di altri bambini e prendono la parola nei dibattiti.” Secondo Ulman, questi sono progressi che dipendono da un approccio educativo diverso, basato su empatia e autostima. Ogni mattina l’insegnante apre le sue lezioni esprimendo a ciascuno degli studenti la sua soddisfazione nel vederlo presente e complimentandosi per i traguardi raggiunti, anche extrascolastici. L’importante è che l’allievo si senta apprezzato, compreso e, di conseguenza, stimolato a fare meglio, contemporaneamente imparando a condividere questa soddisfazione con gli altri e quindi ampliando la portata dei benefici di questo metodo. “Ricordare loro le qualità che possiedono sposta l’attenzione da ciò che non possono fare a quello che, invece, sanno e possono fare. I bambini sono diventati molto più socievoli e anche le loro abilità comunicative, verbali e non, sono migliorate notevolmente.” Ecco il segreto del “metodo Ulman”, in questa Giornata mondiale degli insegnanti.