Si celebra oggi, 26 agosto 2021, la Giornata mondiale del cane istituita nel 2004. Fido non è più (solo) il migliore amico dell’uomo ma anche compagno e collega. Nella famiglia è ormai diventato un vero e proprio membro ed anche nella società ha acquisito uno spazio sempre maggiore negli ultimi anni. A dimostrazione di ciò il tweet che la Protezione civile ha voluto dedicare alla giornata odierna e che recita: “Negli scenari operativi più complessi le donne e gli uomini della Protezione Civile sanno di poter contare su un alleato prezioso. Grazie alle Unità cinofile e a tutti gli eroi a quattro zampe”.



In una giornata così importante nella quale non può mancare una carezza speciale al nostro fedele amico a quattro zampe, occorre fare i conti anche con alcuni lati meno piacevoli legati al randagismo, agli abbandoni ed alla diffusione del mercato nero, in cui i cani non vengono più trattati come membri della famiglia ma piuttosto come mera merce di scambio. A lanciare l’allarme sperando di sensibilizzare sul tema proprio della Giornata dedicata ai cani è l’Oms: secondo le stime si ritiene che a livello mondiale il numero di cani randagi sia pari a 200 milioni (su 900 milioni in totale). I dati dello scorso anno sul randagismo in Italia condivisi dal Ministero della Salute parlano di 76.192 ingressi in canili sanitari, 42.665 in canili rifugio e 42.360 adozioni di cani randagi. Un fenomeno purtroppo in larga diffusione soprattutto in alcune regioni e periodo dell’anno in particolare l’estate.



Giornata mondiale del cane: è tempo di sensibilizzare

Nella Giornata mondiale del cane diventa così fondamentale sensibilizzare sui temi più delicati legati ai nostri amici a quattro zampe. Oltre alla piaga del randagismo si aggiunge anche quella degli allevamenti clandestini in Italia e dei traffici illegali dall’estero con il mercato nero divenuto un vero e proprio business criminale che coinvolge 400 mila cuccioli con un giro di affari di oltre 300 milioni di euro all’anno.

Sono i dati Osservatorio Agromafie emersi dall’analisi di Coldiretti e resi noti da Repubblica proprio nella giornata odierna. Tra coloro che hanno in casa un animale, secondo Eurispes il 20,7% lo ha ricevuto in dono, il 19,3% lo ha preso da una struttura di ricovero, il 17,1% lo ha raccolto dalla strada, il 13% lo ha trovato in un allevamento, il 12,3% lo ha comprato in un negozio mentre l’11,4% da conoscenti o privati, il 5,7% ha tenuto il cucciolo di un animale che possedeva già e lo 0,5 per cento lo ha acquistato sul web. Esiste poi il mercato nero con le importazioni illegali dall’estero con cuccioli di poche settimane di vita venduti anche fino a 1200 euro. Spesso sono esemplari senza microchip ed introdotti in Italia imbottiti di farmaci con documentazione contraffatta.