Si celebra oggi, 22 marzo 2023, la Giornata mondiale dell’acqua, noto nel resto del mondo come WWD, acronimo di World Water Day. Si tratta di una ricorrenza dedicata a sensibilizzare la popolazione mondiale sull’utilizzo dell’acqua per evitarne lo spreco, tenendo conto che sono moltissime le persone, soprattutto nelle zone più aride della Terra, che non hanno libero accesso a questa preziosa fonte di vita. La Giornata mondiale dell’acqua è stata istituita dalle Nazioni Unite 31 anni fa, nel 1992, ed è prevista all’interno delle direttive dell’Agenda 21, a seguito della nota conferenza di Rio de Janeiro, in Brasile.



Ogni anno in occasione di questo giorno speciale si sceglie un tema su cui concentrarsi, e l’argomento del 2023 non poteva che non essere il legame fra l’acqua e i cambiamenti climatici, un’evidenza sotto gli occhi di tutti alla luce dei numerosi periodi di siccità che stiamo vivendo negli ultimi due anni. Si cercherà quindi nel corso di questa giornata di sensibilizzare non soltanto l’opinione pubblica ma anche le istituzioni mondiali sull’importanza di ridurre lo spreco dell’acqua, assumendo comportamenti che contrastino il cambiamento climatico. A riguardo è intervenuto anche l’Onu, che per l’occasione ha lanciato un allarme legato all’eccessivo sviluppo e al consumo definito “vampirico” di acqua.



GIORNATA MONDIALE DELL’ACQUA 2023: L’ALLARMA DI GUTERRES

Il mondo sta “ciecamente camminando su una strada pericolosa – il monito dell’Onu a firma del segretario generale Antonio Guterres, come si legge sul sito dell’agenzia di stampa Ansa – con l’insostenibile uso di acqua, l’inquinamento e il surriscaldamento climatico che stanno drenando la linfa vitale dell’umanità”.

Nelle prossime ore si terrà una conferenza dedicata al tema e in cui si tratterà anche del rapporto Onu secondo cui circa due miliardi di persone non hanno l’accesso all’acqua potabile mentre 3,6 miliardi non lo hanno a servizi sanitari affidabili. “La scarsità di acqua sta diventando endemica”, specifica ancora il rapporto sottolineando come il consumo di acqua sia aumentato dell’1 per cento ogni anno negli ultimi 40 anni, e dovrebbe proseguire su questa falsa riga fino al 2050.