In occasione della Giornata mondiale dell’ambiente 2024 che sta per aprirsi dalla cornice – scelta non a caso – dell’Arabia Saudita, Fondazione Lombardia per l’ambiente (la FLA) ha deciso di cogliere al volo la sfida lanciata dalle Nazioni Unite per sensibilizzare i cittadini di tutto il mondo sul tema sempre più impattante e centrale della siccità: una sfida che non riguarda solamente i remoti angoli del pianeta (e qui torniamo al perché della scelta, per la Giornata mondiale dell’ambiente 2024 è ricaduta sull’Arabia Saudita) in cui i deserti corrono inglobando strade e accampamenti umani, ma anche il nostro paese e buona parte delle terre emerse e fittamente urbanizzate.



Citando – infatti – il Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica la Fondazione con sede in Lombardia ricorda in un comunicato che “siccità, degrado del suolo e desertificazione sono problemi ambientali correlati” con impatti enormi “su economia, ambiente e agricoltura“; tutti temi che sono stati scelti dall’ONU per la Giornata mondiale dell’ambiente del 2024 dedicata proprio alla rigenerazione del suolo e al ripristino degli ecosistemi, nel costante leitmotiv della lotta alla desertificazione e alla siccità per fermare quel – citando ancora il MASE – “trend climatico [che] negli ultimi anni mostra un ritmo e un’intensità crescente” di questi fenomeni.



Giornata mondiale per l’ambiente 2024: “Dobbiamo combattere la siccità”

Parlando dell’impatto della desertificazione e della siccità, però, non si può prescindere dai dati – stimati dalla stesse Nazioni Unite e lucidamente ricordati da Fondazione Lombardia per l’ambiente – che saranno inevitabilmente il punto di partenza del convegno saudita della Giornata mondiale dell’ambiente 2024. Il dato più significativo è quel 40% di terre emerse che secondo l’ONU sono già degradate a discapito della vita di circa metà della popolazione mondiale e con un potenziale impatto (senza interventi significativi) sul Pil mondiale pari a 44 trilioni di dollari; e seppur si tenda a pensare che desertificazione sia un problema lontano dall’Italia, Fondazione Lombardia per l’ambiente ricorda che secondo le stime del MASE il problema interessa già il 28% della nostra penisola.



La colpa di questa rapidissima avanzata dei deserti – come sempre accade parlando della crisi ambientale – è da imputare in parte all’azione di noi esseri umani che dal 2000 ad oggi abbiamo causato un aumento del 29% della durata e frequenza degli eventi siccitosi e sempre in assenza di un intervento diretto (che è un po’ il punto focale della Giornata mondiale dell’ambiente) entro il 2050 tre quarti della popolazione mondiale dovrà fare i conti con un terreno secco, impossibile da coltivare e sempre più ostile.

L’azione di contrasto alla desertificazione promossa da Fondazione Lombardia per l’ambiente

Ma nel suo lungo comunicato sulla Giornata mondiale dell’ambiente, la Fondazione Lombardia ci tiene anche a porre l’accento sui tanti progetti che sono stati implementati grazie ai suoi sforzi partendo dall’agenda NatConnect 2030 – guidata proprio dalla regione lombarda – che punta a realizzare gli obiettivi delle Direttive Habitat e Uccelli proposti dalla rete Natura 2000; ma ancor più incentrato sul rischio desertificazione è sicuramente il progetto di monitoraggio dei Corpi idrici planiziali della Lombardia puntando la lente su quelli chiamati ‘sentinella’ e che sono più soggetti alle carenze di acqua.