A Vanzaghello, Comune del Milanese, si è registrato un violento omicidio di cui non si conoscono ancora i retroscena e, soprattutto, le cause che hanno portato al suo compimento. L’allarme alle forze dell’ordine è giunto alle prime luci dell’alba della giornata di sabato 7 maggio 2022: un giovane di origine nordafricana è stato letteralmente massacrato di botte, pestato a sangue, sfregiato con una sigaretta spenta sul viso e, dopodiché, abbandonato in una piazzola di sosta lungo la strada statale 336. Quando è stato ritrovato privo di vita, l’uomo era seminudo e non aveva documenti con sé.



Secondo i primi accertamenti condotti sulla salma e i cui esiti sono stati riportati dal “Corriere della Sera”, gli assassini si sarebbero davvero accaniti su di lui, colpendolo in diverse parti del corpo e giungendo addirittura a fratturargli la mandibola. Inoltre, da una prima ispezione cadaverica, come dicevamo poche righe fa, pare che chi ha compiuto il delitto abbia anche spento una sigaretta sul volto della vittima.



OMICIDIO VANZAGHELLO: SI È TRATTATO DI UNA SPEDIZIONE PUNITIVA NEI CONFRONTI DELLA VITTIMA?

Immediatamente, sul luogo del ritrovamento del ragazzo, a Vanzaghello, sono intervenuti i carabinieri della compagnia di Legnano e gli agenti della polizia stradale di Magenta, che hanno effettuato i primi rilievi. A chiamarli sono stati alcuni utenti della strada che si trovavano a transitare lungo la carreggiata e hanno notato la salma del giovane.

Stando ancora a quanto scrive il “Corriere della Sera”, questa dinamica fa pensare a una vera e propria spedizione punitiva: “Chi ha ucciso il giovane nordafricano non voleva lasciargli scampo. Le indagini degli inquirenti, dirette dalla Procura della Repubblica di Busto Arsizio e affidate alla Squadra mobile di Varese, sono tese innanzitutto a dare un’identità alla vittima, che avrebbe tra i 20 e 30 anni”. Attualmente, l’ipotesi più accreditata parrebbe essere quella di una vendetta per droga: l’area dei boschi di Vanzaghello e Lonate Pozzolo è infatti abitualmente presidiata dagli spacciatori.