“Notte di giovani attori, di pizze fredde e di calzoni, Notte di sogni, di coppe e di campioni, Notte di lacrime e preghiere, La matematica non sarà mai il mio mestiere”. Era il 1984 quando Antonello Venditti raccontava, con queste parole, quella notte, per tutti un po’ speciale, prima degli esami di maturità. Una canzone che, nonostante gli anni passati siano tanti, rimane un inno che ci ricorda quel rito di passaggio, potremmo dire di iniziazione, alla vita adulta rappresentato dalla maturità.
In queste settimane, anche quest’anno, gli esami sono finiti e molti ragazzi e ragazze si stanno, finalmente, godendo le meritate vacanze, ma stanno anche pensando alle scelte “da grandi” fatte e da fare. Intraprendere un percorso universitario (quale?) o buttarsi, almeno provarci, a capofitto nel mondo del lavoro?
I ragazzi un po’ più grandi stanno, allo stesso modo, preparando o sostenendo gli ultimi esami dell’anno accademico prima, anche loro, di un po’ di riposo magari “scendendo” a casa come fanno tante decine di studenti “fuori sede” del nostro sud che vivono gran parte dell’anno lontano dagli affetti e dalla loro terra. Anche molti di questi, indubbiamente, si chiedono se la scelta fatta sia valsa la pena e guardano, con varie gradazioni, al difficile, complesso e globale mercato del lavoro che li aspetta.
Per onestà occorre sottolineare come, in una situazione che rimane comunque complicata, qualche segnale positivo si vede. Ad esempio Unioncamere, con la pubblicazione dei dati Excelsior dei giorni scorsi, ci dice che le tendenze della prima metà dell’anno sembrano confermare le favorevoli indicazioni dei mesi precedenti. Sui contratti, infatti, che le imprese intendevano stipulare nel 2018, circa 1,6 milioni erano quelli destinati ai diplomati. Anche per i laureati, però, si segnalano buone opportunità. Le indicazioni finora emerse confermano, nello specifico, che si dovrebbe superare la quota di 550mila contratti in cui è richiesto il possesso di una laurea.
In particolare, tra i diplomi più richiesti dalle imprese spiccano quelli a indirizzo amministrativo, finanziario e marketing, seguiti dall’indirizzo meccanico e meccatronico, dal settore turistico ed enogastronomico, dall’elettronica ed elettrotecnica e dall’informatica e telecomunicazioni. Per quanto riguarda, altresì, i laureati, la richiesta da parte delle imprese interessa principalmente gli indirizzi economici e, a seguire, ingegneria, insegnamento, formazione, sanitario e paramedico.
Le scelte, però, non devono essere fatte in maniera asettica, scientifica e guardando solamente ai risultati di breve periodo. Oggi più che mai è probabilmente importante coltivare, con realismo, quei sogni da campioni della nostra gioventù.
In fin dei conti due di quei “quattro ragazzi con la chitarra e un pianoforte sulla spalla”, gli amici fraterni Antonello e Francesco, partiti da un locale, ormai dimenticato, di Trastevere sono diventati, seguendo i loro sogni e andando, probabilmente oltre i loro migliori auspici, due “monumenti” della musica italiana e dei riferimenti anche per i ragazzi chiamati oggi a vivere quella notte speciale.