Il filosofo Stefano Zecchi, attraverso le colonne del quotidiano “La Verità” (edizione di sabato 25 febbraio 2023), dopo avere confermato la volontà di accettare un’eventuale nomina come assessore alla Cultura della Regione Lombardia in quota Fratelli d’Italia, si è concentrato sui giovani d’oggi e sulla tanto chiacchierata meritocrazia. Con una premessa ben precisa: “Prima di tutto lo studente è un ragazzo, un figlio. Che ha due fonti formative principali: la famiglia e la scuola. Ma, se entrambe queste istituzioni sono in crisi, egli è privo di una vera guida e sbanda”.



Stefano Zecchi avrebbe preferito parlare di ministero dell’Istruzione e delle Competenze e non del Merito: “Per assumere un ruolo, acquisirne il merito è scontato, lo è meno averne le competenze. In Italia non c’è il merito. L’universitaria che denuncia la competitività sembra un’eroina perché, se ci fosse vera meritocrazia, non ci sarebbe contestazione del merito in quanto si vedrebbero appagate le proprie aspirazioni. Invece, c’è il merito senza meritocrazia, senza il premio. Si butta la croce addosso ai ragazzi che non hanno ciò che una società aperta dovrebbe garantire loro”.



I GIOVANI E IL MERITO: L’ANALISI DEL FILOSOFO STEFANO ZECCHI

Su “La Verità”, Stefano Zecchi ha poi aggiunto che i ragazzi della nuova generazione parlano conWhatsApp“si va da qualcuno che ce le spiega. La maggioranza dei ragazzi va dallo psicologo per problemi di comunicazione. I giovani sono immersi nel virtuale. Esso toglie concretezza al reale, al quotidiano. Con un click possiamo eliminare o eludere ciò che è sgradito. Perciò, quando nella vita vera si incontra un ostacolo ci si trova disarmati, spiazzati”.

Il like, secondo Stefano Zecchi, si è sostituito al merito, instaurando una superficialità emotiva: “Guardiamo all’esperienza dell’amore. Finché ci si mandano le foto e i messaggini va tutto bene, quando s’incontra davvero l’altro mancano le parole. E si va dallo psicologo, che risolve poco, perché dovrebbe dire: ‘Butta via il cellulare, esci e dai un appuntamento alla tua amica’”.