Accompagnare i giovani verso i nuovi bacini di impiego di qui al 2025, identificando le professionalità necessarie per lavorare nei mestieri più richiesti dai principali settori produttivi, tra cui l’automotive, l’aerospazio e la salute. Questo l’obiettivo dell’“Indagine sui fabbisogni formativi inevasi e sulle competenze richieste dalla transizione digitale ed ecologica”, lanciata dal Consiglio Nazionale dei Giovani (CNG), in occasione di “GenerAzione Italia” l’annuale Assemblea generale tenutasi a Savona dal 17 al 19 giugno scorsi e dedicata ai temi della partecipazione giovanile, del lavoro, della formazione, della trasformazione digitale e della transizione verde.
Con un aumento del tasso di Neet di 1,8 punti percentuali per le donne e di 1,5 punti percentuali per gli uomini, dal 2019 al 2020, l’Italia si attesta terza tra i Paesi dell’area europea per numero maggiore di Neet con il 35% delle giovani e il 24% dei giovani disoccupati o inattivi (dati Eurostat). I giovani tra i 20 e i 24 anni senza un diploma di scuola superiore hanno inoltre quasi tre volte più probabilità di non avere un futuro nel mondo del lavoro rispetto a quelli con un’istruzione terziaria.
L’indagine si concentra su tre regioni campione, Piemonte, Lazio e Campania, e, anche alla luce dei suddetti dati, si pone l’obiettivo di cogliere gli elementi di innovazione tecnologica per declinare adeguatamente le figure da formare e le competenze da acquisire affinché siano “spendibili” nel mercato del lavoro regionale e nazionale, in ambito europeo e internazionale.
“La strada indicata all’interno della ricerca è quella di seguire la strategia di specializzazione intelligente, trovando collegamenti che mettano in presa diretta l’evoluzione delle strategie di specializzazione territoriali con i programmi formativi degli istituti tecnici e professionali” ha dichiarato Maria Cristina Pisani, Presidente del CNG. “Comprendere l’orientamento futuro delle aziende (anche quelle in transizione industriale) è fondamentale per creare percorsi formativi adatti ai giovani di oggi, eventualmente anche attraverso pratiche di skill forecast e di previsione delle competenze future, molto diffuse in altri paesi europei”.
“La presenza del Cng a Savona – ha detto il Sindaco di Savona Marco Russo – è stata molto stimolante per la nostra città e per la nostra amministrazione che crede molto nel partecipazione delle nuove generazioni. Savona ha un Tavolo Giovani e il nostro Consiglio comunale si caratterizza per avere un alto numero di giovani e giovanissimi e questo ci aiuta ad avere un approccio basato non su politiche per i giovani, ma su politiche portate avanti insieme con i giovani. I ragazzi devono essere protagonisti di attività e iniziative, come è stato, ad esempio, per la candidatura di Savona a Capitale Europea dei Giovani, iniziativa da cui discende anche la tre-giorni Cng che si è appena conclusa in città. La cifra nelle politiche per i giovani deve essere quella dell’innovazione, solo così Savona tornerà ad essere un luogo in cui i ragazzi possono pensare di progettare il proprio futuro”.
“Dopo la candidatura della nostra città a Capitale europea dei giovani 2025 l’evento appena concluso è stato un altro importante passo verso una Savona più sensibile e accogliente verso le nuove generazioni. Tutto questo non vuole essere punto di arrivo, ma un punto di partenza di un percorso che porterà la nostra città a vincere la sfida generazionale” ha aggiunto il Consigliere comunale del Comune di Savona Luca Burlando.
I risultati dell’indagine forniscono indicazioni e orientamenti utili per le strategie di specializzazione regionale S3 per il settennio 2021-2027, unitamente alle risorse finanziarie e alle riforme introdotte dal PNRR, al rilancio delle Zone economiche speciali (ZES) e alla programmazione del Fondo Sociale Europeo 2021-2027 in ambito sia nazionale che regionale (POR e PON).
L’analisi del CNG riporta anche che, da un recente studio settoriale di Unioncamere e Anpal, nel settore “commercio e turismo” emerge attualmente una domanda di 568-698mila occupati nel prossimo quinquennio, determinata in prevalenza dalla necessità di sostituzione per naturale turnover, nel settore “salute” circa 500 mila unità e in quello “costruzioni e infrastrutture” circa 200 mila unità.
Secondo l’indagine, infine, nonostante l’affermazione dello smart working e del lavoro agile, non è pensabile scindere completamente il posto di lavoro dal domicilio del lavoratore. Pertanto, anche nel 2025, la prossimità all’impresa datrice di lavoro o ai clienti, per quel che riguarda il lavoratore autonomo/imprenditore, sarà ancora un elemento determinante, che trae forza anche dalla positiva contaminazione che le imprese in rete, un cluster o anche semplicemente un luogo di lavoro condiviso esercita sui suoi componenti.
Oltre a Maria Cristina Pisani, Presidente del Consiglio Nazionale dei Giovani, e Marco Russo, Sindaco della Città di Savona, all’assemblea generale di CNG sono intervenuti, tra gli altri: Daniele Frongia, Gabinetto Ministero per le Politiche Giovanili, Franco Vazio, Deputato della Repubblica, Tiziano Treu, Presidente CNEL, e Giovanni Berrino, Assessore regionale della Regione Liguria.