La seconda Manovra di Bilancio del governo Meloni è stata approvata in Consiglio dei Ministri nella mattinata del 16 ottobre 2023. Adesso il decreto legge, nelle prossime settimane, seguirà l’iter parlamentare per approdare sul tavolo in maniera definitiva entro il 31 dicembre 2023. Non mancheranno eventuali proposte di modifica da parte di alcuni parlamentari ma sostanzialmente il testo definitivo non si discosterà da quello che conosciamo ora. Tra le misure contenute nella manovra finanziaria, oltre agli interventi a favore di lavoratori e famiglie, troviamo sostegni a favore dei giovani.
Una grande conferma è rappresentata dai mutui agevolati. Gli under 36 potranno continuare ad acquistare la prima casa chiedendo un prestito con agevolazione. Come riporta il Messaggero se il prestito è superiore all’80% del prezzo dell’abitazione, è prevista una garanzia fino all’80% del valore del mutuo. Le agevolazioni in vigore fino al termine del 2023 per i giovani che comprano casa prevedono poi l’esenzione dall’imposta di registro e da quella ipotecaria e catastale, oltre alla cancellazione dell’imposta sostitutiva, pari allo 0,25% dell’ammontare complessivo, dovuta sul finanziamento. L’unico requisito per poter beneficiare di questo aiuto, oltre a quello anagrafico, è rappresentato dal limite Isee, che non deve essere superiore a 40 mila euro.
IN LEGGE DI BILANCIO ANCHE OLTRE 260 MILIONI ANCHE PER GLI STUDENTI E INTERVENTI SULLE PENSIONI DEI GIOVANI
Un tema dibattuto negli ultimi mesi è stato anche quello degli alloggi universitari, soprattutto a seguito del caro affitti in alcune grandi città. Era chiaro che servisse un intervento che andasse incontro agli studenti fuori sede, e così in legge di bilancio si è pensato anche a questo: in arrivo infatti un fondo aggiuntivo statale di 262 milioni di euro per finanziare nuovi posti letto per gli studenti universitari. Le risorse saranno già immediatamente disponibili, con una dotazione di oltre 96,5 milioni di euro per il 2023; l’importo restante sarà invece a disposizione per le annualità successive. Il Fondo servirà per “sostenere la formazione superiore delle studentesse e degli studenti e per incrementare la disponibilità di alloggi e posti letto per i fuorisede“. Così ha sottolineato il ministro dell’Università Anna Maria Berni.
E poi la questione delle pensioni, con riferimento sempre ai giovani. Questi ultimi, per come stanno le cose, sono destinati a vedersi in futuro un importo pensionistico nettamente più basso rispetto a quello delle generazioni precedenti. Il governo punta così a inserire nella manovra una nuova misura per riscattare i periodi non coperti da contribuzione. Una norma che si propone di venire incontro ai giovani che, quando andranno in pensione, dovranno fronteggiare il problema di carriere lavorative molto discontinue. I dettagli del provvedimenti sono però ancora da definire.