Giovanna Botteri tra gli ospiti più attesi in questa prima puntata dell’anno di Domenica In. Il 2020 ha rappresentato un periodo storico molto importante dal punto di vista professionale, come riconosciuto dal Premio Ischia e dalla presidenza del Luchetta. Giovanna Botteri è stata certamente la giornalista dell’anno, grazie e soprattutto al modo in cui ha raccontato la Cina e la diffusione del coronavirus. Dal polverone sulla pettinatura alla polemica sulla maglietta, in Italia molti concentravano le proprie attenzioni su questi aspetti marginali mentre la giornalista raccontava e anticipava ciò che accadeva nella nazione cinese. ‘Tutto è legato in qualche modo“, ha detto all’ANSA. “Ho raccontato la Cina dove tutto è nato. Ho anticipato una cosa che appartiene a tutti’. La giornalista, dunque, torna da Mara Venier per raccontare cosa sia cambiato in lei dopo tutto quello che è accaduto negli ultimi dodici mesi.
Giovanna Botteri a Domenica In, la giornalista italiana che ha raccontato il virus in Cina
Per Giovanna Botteri sono stati mesi intensissimi, in grado di cambiarla profondamente sia da un punto di vista emotivo che interiore. Ma la giornalista non crede di essere l’unica. ‘Nessuno esce da quest’anno senza essere cambiato, è impossibile. Per me certo è stato molto più traumatico. In Cina mi sono stabilita ad agosto, arrivavo dall’America a Pechino e verso dicembre sono cominciate le prime strane cose”, ha raccontato. Quindi a gennaio la drammatica accelerazione coi primi morti di cui non si sapeva nulla. “Sono stati momenti di panico e abbiamo vissuto la paura”, ha spiegato la Botteri. Una giornalista del suo calibro, capace di vivere e raccontare situazioni davvero drammatiche in zone di guerra, è rimasta sorpresa dall’impatto del Coronavirus: “Sono andata molte volte come inviata da Sarajevo all’ex Jugoslavia, ma tu coprivi il servizio poi tornavi a casa nella tua normalità. Questa volta non c’era più nessun angolo di terra in cui tornare nella tua normalità”.