Le donne importanti nella vita di Antonio Cassano sono fondamentalmente due: mamma Giovanna, che l’ha sempre sostenuto sin da bambino quando era intenzionato a fare il possibile per diventare un calciatore, e la moglie Carolina Marcialis, l’unica con cui è arrivato a fare un passo così importante. L’ex calciatore non potrebbe certamente fare a meno di entrambe, ma anzi ritiene la loro presenza complementare nella sua vita, anche per i ruoli diversi che loro anno.



Da ragazzo il “Pibe di Bari Vecchia”, soprannome che gli avevano dato i suoi fan con riferimento a Diego Armando Maradona, era stato spesso criticato per il suo atteggiamento sopra le righe lontano dai campi di gioco, ma che inevitabilmente gli ha impedito di trovare la continuità nel rettangolo verde. A sostenerlo in quei momenti c’è sempre stata la donna che lo ha partorito, che è poi riuscita a instaurare un bellissimo rapporto con la nuora.



Giovanna Cassano: quanto è stata importante per il suo Antonio

In alcuni frangenti gli atteggiamenti poco “professionali” di Cassano finivano anche per fare sorridere, soprattutto quando lui non ha esitato a definirsi “malato di sesso”, problema da cui è “guarito” nel momento in cui ha conosciuto la sua Carolina. Ma prima di lei mamma Giovanna è stata decisamente fondamentale, come aveva raccontato lui stesso in un’intervista al ‘Corriere dello Sport’: ““Mamma Giovanna mi ha dato tutto, è stata amica, confidente, consigliera, capofamiglia, generale. Non ho sentito neanche il peso di essere figlio unico, anzi lei era solo per me e mi piaceva, come il fatto che continua a dirmi che sono il suo bambino anche se ormai ho 33 anni. Abbiamo vissuto insieme fino a quando sono andato a Milano: è venuta con me un giorno da Genova, ha visto la nebbia e mi ha detto Antò, se non ti dispiace io mi sto al mare”.



E come ogni mamma lei ha compreso subito come Carolina fosse quella giusta per il suo Antonio, l’unica in grado di fargli mettere la testa a posto: “Aveva capito che era il momento giusto per staccarci, c’era Carolina e io avevo finalmente capito cosa vuol dire essere innamorati, mamma aveva sempre voluto essere sicura che trovassi la donna perfetta per me. Che fosse lei l’ho capito quando mi ha fatto aspettare un mese e mezzo prima di darmi un bacio “a stampo”, ma forse non me l’aveva ancora dato e avevo già capito che con lei avrei fatto dei figli. Mi piacciono troppo i bambini: per ora sono due, io ne voglio altri due o tre, infatti siamo sempre al lavoro” – ha concluso.