Giovanna Civitillo, 44 anni, è la moglie di Amadeus, conduttore degli ultimi tre Festival di Sanremo e in predicato per la conduzione e la direzione artistica anche dell’edizione 2023 della kermesse canora più celebre d’Italia. La donna ha concesso un’intervista ai microfoni de “La Repubblica”, sulle cui colonne ha confidato sogni e speranze, tanto professionali, quanto di coppia. In prima battuta, Giovanna ha sottolineato che, con Amadeus, si completano  a vicenda: “Io sdrammatizzo, lui è ipocondriaco, se ha un brufolo corre dal dermatologo, sta messo così. Siamo gelosi entrambi, ma la mia è una gelosia razionale, non sono il tipo da scenate. Se qualcosa mi infastidisce lo faccio notare, ma siamo molto complici. Cosa? Sciocchezze di cui non si rende conto… La virgola di un messaggino”.



Il loro incontro risale alla fine del 2002, a “L’Eredità: “Ama era serio, anche un po’ timido all’epoca, però lo trovavo affascinante. Avevo 25 anni, lui 40. Per me era un gentleman, mi riservava le attenzioni che non avevo dai coetanei. È stato un grande amore che ci ha travolto. I miei genitori? All’inizio erano spaventati dal mondo dello spettacolo, mi hanno educato bene, se sono quella che sono. Sono nata a Vico Equense, cresciuta a San Gennaro Vesuviano: mia mamma era direttrice di un ufficio postale, dove papà era impiegato. Si erano conosciuti a Milano”.



GIOVANNA CIVITILLO: “SOGNAVO DI DIVENTARE COME LORELLA CUCCARINI”

Nel prosieguo della chiacchierata con i colleghi de “La Repubblica”, Giovanna Civitillo ha rivelato che a 8 anni, quando aprì la scuola di danza sotto casa sua, scese subito per informarsi: “Guardavo in tv Lorella Cuccarini, la Martines, Heather Parisi. Mi sono diplomata in danza classica, ho fatto provini al San Carlo, alla Scala di Milano. Poi sono passata alla tv, a Unomattina nel 1996, avevo 18 anni. Papà mi accompagnava”. Fino ad arrivare alla “scossa” de “L’Eredità”, dove Cupido ha scoccato il suo dardo e ha dato il via alla storia d’amore tra lei e Amadeus.



Quest’ultimo, tuttavia, ha vissuto anche anni complicati, in cui non lavorava: “Ma non si è abbattuto – ha rivelato Giovanna –. Ha ricominciato da capo: la radio, Mezzogiorno in famiglia, Tale e quale, Reazione a catena. Il momento più bello è stato la nascita di José nel 2009. In un momento buio, vivevamo una favola. La fortuna nella vita è trovare l’altra metà della mela. A noi è successo”. L’augurio che, da moglie, si sente di fare al marito è quello di stare bene e di fare ciò che gli piace: compreso il quarto Sanremo? “Da un lato gli direi di fermarsi per recuperare le energie; dall’altro mi piacerebbe rivederlo sul palco dell’Ariston. Deciderà lui. Il Covid lo terrorizzava, si era incollato la mascherina sul viso”.