Due anestesisti sono stati condannati, ritenuti responsabili della morte sotto i ferri della piccola Giovanna Fratello. La bimba aveva 10 anni nel 2014, quando si sottopose ad un intervenuto definito di routine al timpano, da cui però la stessa non si riprese più. Oggi sono arrivate le condanne del tribunale di Roma, come riferito dai colleghi di TgCom24.it: due anestesisti sono stati condannati, mentre altri tre medici sono stati assolti. A deciderlo è stato il giudice monocratico della capitale, giudicando l’operazione chirurgica avvenuta presso la clinica Villa Mafalda sei anni or sono, e i due anestesisti condannati dovranno scontare due anni di reclusione per l’accusa di omicidio colposo. La pena è stata sospesa, riferisce ancora TgCom24.it, in quanto subordinata al pagamento di una provvisionale da 550mila euro da destinare ai tre famigliari della vittima, costituitisi nel processo come parte civile.
GIOVANNA FRATELLO: “DECISIONE CHE NON RISPETTA QUANTO EMERSO”
Sono stati invece assolti dal giudice Roberto Rizzi il chirurgo che ha eseguito direttamente l’operazione incriminata, nonché la sua collaboratrice, e infine la direttrice sanitaria all’epoca dei fatti, con la formula “perché il fatto non sussiste”. Stando all’accusa, la colpa dei due anestesisti sarebbe stata quella di essersi allontanati dalla sala operatoria dopo aver somministrato il farmaco anestetico alla piccola prima dell’operazione in sala. L’avvocato Francesco Compagna, difensore di uno dei due medici condannati, ha commentato la sentenza dicendosi ovviamente contrario a quanto deciso dal tribunale romano: “E’ una decisione che non rispetta in alcun modo quanto emerso nel dibattimento – le sue parole riportate sempre da TgCom24.it – leggeremo le motivazioni e faremo appello per ristabilire la verità dei fatti”. Previsto quindi un processo in Appello nei prossimi mesi. Ricordiamo che in caso di eventuale ricorso in Cassazione, i famigliari non potranno disporre del risarcimento anche se materialmente corrisposto. La madre di Giovanna, durante un’intervista rilasciata a Repubblica poco dopo il fatto, diceva: “Ci dicano una volta per tutte come è morta Giovanna. Ho visto troppa omertà attorno alla nostra tragedia, e non è giusto”.