Sono trascorsi sei anni dall’atroce delitto di Giovanna Mauro Mori, la 90enne uccisa con 12 colpi di forbice da Angelo Sechi, vicino di casa. Un caso che ha sconvolto la comunità di Genova e che verrà ripercorso nell’appuntamento di questa sera con “Commissari – Sulle tracce del male”, programma condotto da Pino Rinaldi e in onda alle ore 23.05 su Rai 3. Realizzato in collaborazione con la Polizia di Stato, il format dedicato alla cronaca giudiziaria racconterà passo per passo le indagini attraverso le parole degli investigatori, materiale documentaristico di repertorio e testimonianze di chi ha vissuto quella terribile vicenda. Sechi, ribattezzato come “il killer delle forbici di Genova”, ammazzò con freddezza l’indifesa anziana, anche se le inizialmente si pensò a tutt’altro: gli investigatori, infatti, valutarono in un primo momento la pista della rapina finita male. Grazie alle parole del dirigente della Polizia di Stato Marta Sabino, Pino Rinaldi e la squadra ricostruiranno dettagliatamente le varie fasi di un’indagine dove niente può essere dato per scontato…



GIOVANNA MAURO MORI, UCCISA DA ANGELO SECHI

Fu un vero e proprio choc il ritrovamento del corpo senza vita di Giovanna Mauro Mori. L’anziana venne rinvenuta senza vita all’interno del suo appartamento di via Copernico a Borgoratti, Genova: la 90enne era in lago di sangue, con un paio di forbici ancora conficcate nella gola. Un omicidio efferato, atroce nel metodo e inspiegabile per la vittima coinvolta: Giovanna era benvoluta da tutti, sempre in prima linea per dare una mano al prossimo. A fare la tragica scoperta fu la vicina di casa, contattata dal figlio della vittima: Giuseppe infatti non aveva notizie della madre da diverse ore e si era insospettito. Le indagini delle forze dell’ordine iniziarono subito, con un dettaglio non irrilevante subito balzato all’occhio di tutti: la porta dell’appartamento non aveva segni di effrazione. Vedova da sei anni, Giovanna viveva da sola. Dopo i rilievi del caso e la ricostruzione della tragedia, le forze dell’ordine arrestarono Angelo Sechi il 14 gennaio del 2014: tra i numerosi elementi raccolti dagli investigatori, tracce biologiche lasciate sul cadavere e un particolare tipo di calce rinvenuta sia sulla vittima che sulla tuta da lavoro dell’idraulico.



COMMISSARI, IL BRUTALE OMICIDIO DI GIOVANNA MAURO

Vicino di casa e conoscente della vittima, Angelo Sechi tentò di rapinare la novantenne: dopo il macabro delitto, riuscì ad impossessarsi di un ciondolo d’oro e 50 euro. Il 2 marzo 2015 il pubblico ministro Cristina Camaiori chiese l’ergastolo per l’idraulico, contestando l’aggravante dei motivi abbietti e dei futili motivi. Qualora i giudici della Corte d’Assise non avessero riconosciuto le aggravanti, il pm chiese la pena di 30 anni. Due settimane più tardi, il 16 marzo 2015, la Corte d’Assise di Genova condannò Sechi a 30 anni di reclusione. «Ho sempre saputo che era uno che la conosceva bene e non uno straniero, come qualcuno voleva far credere», affermò il figlio della vittima Giuseppe Mori. Ricordiamo che Angelo Sechi rilasciò anche un’intervista ad un canale televisivo chiedendo giustizia per la morte di Giovanna Mauro. Non ci resta che attendere la puntata di Commissari – Sulle tracce del male per conoscere gli sviluppi dell’inchiesta ed il modus operandi degli investigatori per individuare ed assicurare alla giustizia il killer delle forbici di Genova, che pose fine alla vita di un’anziana benvoluta da tutti…

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