Nessuno avrebbe istigato al suicidio Giovanna Pedretti, la ristoratrice di Sant’Angelo Lodigiano trovata senza vita a gennaio nel pieno di una bufera mediatica, sfociata in gogna social, sulla presunta recensione fake al suo locale. È quanto sostenuto dalla Procura di Lodi, riporta Ansa, che ha chiesto l’archiviazione dell’indagine poche ore fa. L’attività investigativa avrebbe escluso l’intervento di terzi nel decesso della donna il cui cadavere fu rinvenuto nel Lambro, e ora la palla passa al gip che dovrà esprimersi sull’istanza dei pm.



La donna era finita al centro di una vicenda che avrebbe avuto come protagonista un presunto cliente contrariato dalla presenza di gay e disabili nel ristorante. Parole alle quali Giovanna Pedretti aveva risposto a tono, diventando per alcuni giorni “paladina” contro la discriminazione. Secondo quanto emerso durante le indagini, ricostruisce ancora l’agenzia di stampa, sarebbe stato tutto una montatura per fini pubblicitari. Uno scenario, questo, che però la titolare dell’attività aveva smentito con forza prima di morire.



L’avvocato della famiglia interviene dopo l’istanza della Procura

Poco dopo l’istanza di archiviare il caso proposta dalla Procura lodigiana, l’avvocato della famiglia di Giovanna Pedretti, Simona Callegari, ha commentato la notizia ai microfoni di Ansa e tenderebbe ad escludere una opposizione dei parenti della vittima. Il marito e la figlia della ristoratrice, ha precisato il legale, non hanno mai inteso attaccare qualcuno ma si sono limitati ad attendere l’esito della valutazione dei magistrati confidando nel lavoro delle autorità.

Valuteremo il da farsi dopo aver analizzato gli atti“, ha spiegato Callegari sottolineando che, al momento, dai familiari non sarebbe stata manifestata la volontà di chiedere ulteriori indagini. Al netto di quella che sarà la strada difensiva, gli affetti di Giovanna Pedretti si sono chiusi nel silenzio dopo la tragedia. La famiglia ha chiesto il massimo riserbo e il rispetto della privacy in una vicenda che, fin dal principio, era balzata in testa alle cronache in tutta la sua drammaticità con la trasformazione di un fatto di secondo piano a “notizia del giorno” da passare sui tg nazionali e da sviscerare senza pietà a mezzo social. Un peso che, secondo chi conosceva Giovanna Pedretti, avrebbe finito per schiacciarla portandola a togliersi la vita.