Giovanna Ralli e la sua numerosa famiglia
Il suo David di Donatello alla fine lo ha dedicato alla sua famiglia: “Io ho pensato prima alla famiglia e poi al lavoro, sempre”, ha ammesso Giovanna Ralli, “A mio padre, a mia madre e ad una nipote che non c’è più”. Lei non è diventata mamma “perché mi sono sposata tardi, a 42 anni. Avrei dovuto fare una cura ma non l’ho fatto. Io e mio marito ci siamo adottati, ma ho tanti nipoti, una famiglia numerosa”. Una delle sorelle, Maria, ha avuto ben sette figli. “Siamo tutti per te, per dirti quanto sei importante, brava, generosa”, ha spiegato la sorella in collegamento con l’intera numerosa famiglia. “Non vedo l’ora di venire a casa e telefonarvi”, ha commentato commossa Giovanna Ralli.
Giovanna Ralli da piccola era “timida, buona, sempre molto semplice ma è sempre stata di grande conforto alla famiglia e a tutti”, ha commentato la sorella Maria, che l’ha ringraziata per il suo grande cuore e la grande generosità. Anche i nipoti hanno salutato e ringraziato la Ralli per la sua costante presenza in famiglia. (Aggiornamento di Emanuela Longo)
L’amicizia tra Giovanna Ralli e Alberto Sordi, con Marcello Mastroianni…
Giovanna Ralli ha sempre ribadito di avere una grande passione per il cinema, da sempre: “Io ho avuto la fortuna di lavorare con i maggiori sceneggiatori italiani, da Scola a Moravia, sempre con questo personaggio romano. Io amo Roma, nonostante tutto il casino che abbiamo”, ha commentato. Tra tutti i suoi incontri, quello con Alberto Sordi è stato un rapporto molto particolare: “Eravamo amici carissimi, non mi ha mai corteggiata!”, ha commentato. Ad unirli fu “Roma, perché l’Italia è un paese dialettale. Tutti i maggiori comici interpretano il loro dialetto, da Benigni a Sordi, Verdone…”. Con nessun attore ha avuto mai un’attrazione: “Il più bello? Marcello Mastroianni… con lui ho fatto quattro film. Era straordinario, intanto era un gran signore, era gentile, sul lavoro mi stava sempre vicino”.
A proposito di Sordi, nell’ultimo periodo in cui non stava bene non si sono visti: “E’ stato un uomo generosissimo, non è vero che era un avaro, Alberto ha aiutato tanta gente, tantissima!”. Da Pupi Avati a Drusilla Foer, tanti gli amici che hanno mandato alla Ralli un saluto speciale. Giovanna ha ammesso di essere imbarazzata nel fare il red carpet: “Non fa per me!”, ha svelato. (aggiornamento di Emanuela Longo)
Giovanna Ralli ospite di Domenica In
“Mi ha dato una forte emozione questo premio”, ha esordito Giovanna Ralli, ospite di Mara Venier a Domenica In, mentre commentava il ‘peso’ del David di Donatello consegnatole nei giorni scorsi per la sua straordinaria carriera lunga 70 anni”. “Dopo otto anni che non lavoravo è successo questo: la nonna di Jasmine Trinca mi ha vista a Domenica In e le ha consigliato di prendermi”, ha svelato la Ralli parlando del film che la porterà a Cannes. Dopo aver letto il copione, trovandolo bellissimo, è rimasta folgorata accettando con entusiasmo. Poi ha scoperto che Trinca è nata a Testaccio come lei: “Jasmine è stupenda, è testaccina come me!”, ha esclamato.
Tra i momenti bellissimi della vita di Giovanna Ralli, c’è proprio il premio alla carriera rivissuto nelle recenti immagini. “Settanta anni… sono tornata indietro negli anni, è iniziato tutto a 13 anni. Ricordo Cinecittà, facevo la comparsa con Sophia Loren. È stata una cosa meravigliosa l’inizio”. Se non avesse fatto l’attrice le sarebbe piaciuto fare l’operaia: “A Testaccio eravamo tutti poveri dopo la guerra. Ricordo tutto molto bene, le sirene, i ricoveri… ho vissuto in quel quartiere, quindi sposare un operaio era il massimo della mia aspirazione. Feci la domanda per entrare in fabbrica ma mi arrivò l’assunzione quando inizia il film Villa Borghese”. (Aggiornamento di Emanuela Longo)
Chi è Giovanna Ralli?
Un’attrice versatile, che può vantare una carriera ricca di successi coronata due Nastri d’Argento, uno come Miglior Attrice per il film “La fuga” mel 1966 e uno come Miglior Attrice non Protagonista per il film “C’eravamo tanto amati” nel 1975. Ora per Giovanna Ralli è arrivata una nuova importante soddisfazione, il David di Donatello alla carriera conquistato a 87 anni e con più di 70 film all’attivo.
Avere avuto la possibilità di lavorare con alcuni tra i registi più importanti non può che essere per lei motivo di orgoglio: “Sicuramente 100 personaggi li avrò fatti. Ho lavorato con i più grandi registi, da Rossellini a Scola – ha detto al settimanale ‘Oggi’ -. Nessuno mi ha messo in difficoltà, perché io non recitavo, interpretavo il personaggio. Se hai un bel copione, basta credere a ciò che dici, e viene tutto naturale. Ho sempre ascoltato i consigli degli altri, ma anch’io chiedevo magari di cambiare una frase… In Italia si poteva. All’estero no, erano rigidi”.
Giovanna Ralli: la carriera è importante ma…
Nonostante i tanti successi ottenuti, per lei c’è ancora al primo posto l’amore per il marito, Ettore Boschi, rimasto nel suo cuore pur essendo scomparso da tempo. Anzi, lui rappresenta una presenza costante nella sua quotidianità: “ Io ho abbandonato le scene nel 2015, due anni dopo la morte di mio marito, l’avvocato Ettore Boschi. Mi ero chiusa in casa per mesi. Non volevo parlare ne vedere nessuno. Ero un fantasma. Mio marito Ettore era un uomo speciale, mi manca ancora da morire”.
Anzi, è proprio il bellissimo rapporto che è riuscita a costruire con l’uomo della sua vita l’aspetto che la rende più orgogliosa: “L’amore però viene prima di tutto. Le dico una cosa: in casa, oggi, ci parlo ogni giorno, e ci litigo anche. Lo vedo, come fosse qui. Perché era un uomo che mi amava tantissimo. Era colto, divertente, non mi sono mai annoiata” – ha concluso.