Giovanna Ralli si commuove a Domenica In, dove si confida in un a tu per tu con la padrona di casa Mara Venier. “Ho avuto il covid”, svela l’attrice. Che piange quando pensa alle situazioni critiche vissute dagli ospedali in questi tempi di pandemia: “Mi fanno tenerezza gli anziani e i bambini. Non possono curarli perché non ci sono posti”. Giovanna Ralli torna sul Festival di Sanremo dello scorso marzo, prendendo spunto dal legame che si è instaurato tra Fiorello e Amadues: “La loro amicizia mi ha emozionato. Noi dobbiamo essere uniti e allora sì che ce la faremo”, dice Giovanna Ralli durante l’ospitata a Domenica In. Mara Venier le augura buona Pasqua, con la speranza di superare tutti insieme questo momento critico. (Aggiornamento di Jacopo D’Antuono)



Chi è Giovanna Ralli? La sua carriera e le collaborazioni con grandi registi

Torna ospite a Domenica in Giovanna Ralli, attrice romana classe 1935 più volte invitata, in questi mesi, a raccontarsi nel salotto televisivo di Mara Venier. Nel corso della sua lunga carriera tra cinema, teatro e televisione, Giovanna Ralli ha avuto modo di conoscere e di lavorare con diversi registi del calibro di Mario Monicelli, Ettore Scola, Roberto Rossellini e Vittorio De Sica, oltre a recitare al fianco di Vittorio Gassman, Aldo Fabrizi, Totò, Nino Manfredi, Alberto Sordi, Ugo Tognazzi, Marcello Mastroianni e Renato Pozzetto. La Ralli è stata premiata due volte con il Nastro d’argento, ma il traguardo più grande – per quanto la riguarda – è essere riuscita a emergere e a farsi notare partendo praticamente da zero. Importantissimo, nella sua crescita umana e professionale, il ruolo di Roma, la sua città, che le ha insegnato a essere una signora esteticamente elegante almeno quanto i monumenti che la contraddistinguono.



Giovanna, in particolare, è nata a Testaccio, uno dei quartieri più rappresentativi in questo senso, per via dei numerosi resti dell’antica civiltà romana che in un certo modo lo abbelliscono e impreziosiscono. Ma non sono queste le uniche ‘glorie’ di Roma: la Capitale, infatti, ha dato i natali a numerosissime star del cinema, tra cui si annovera la stessa Ralli: “Roma è la città di Aldo Fabrizi, Alberto Sordi, Anna Magnani, di Gigi Proietti, Carlo Verdone”, sottolinea l’attrice in un’intervista del 2020 a Quotidiano.net. “È un crocevia di anime nobili, di sentimenti forti, alti, potenti, la culla di artisti grandissimi. Non è una cosa da niente. Io? Ah no, io mi metto in fondo alla fila, piccina piccina…”.



Gli esordi di Giovanna Ralli

In realtà, Giovanna Ralli ha iniziato a recitare non per passione, ma per necessità: “Il cinema? Non l’ho mai vissuto come un sogno, come un desiderio. Semmai, come un modo per guadagnare, quando soldi ce n’erano pochi. Il cinema – prosegue – era un’altra cosa: era Massimo Girotti che abitava nel nostro palazzo: mi affacciavo alla finestra per vederlo arrivare e mi mettevo i tacchi, anche se ero piccola, per sembrare più carina”. Così ha debuttato, giovanissima, in un mondo in cui forse non si sentiva troppo a suo agio: “Sognavo una vita normale, pensavo di fare l’operaia e di sposare un operaio”, racconta ancora l’attrice. Poi però gli venne in mente di fare di necessità virtù, e così – sfruttando la bellezza di cui era naturalmente dotata – pensò di prendere parte ad alcuni concorsi che le permisero di muovere i primi passi a teatro e al cinema. “Dopo la guerra non si mangiava: mi pagavano, aiutavo la famiglia”, ricorda ancora la Ralli. Il suo impegno sul set ha comportato inevitabilmente diversi sacrifici: “Attorno a me avevo attori adulti, non ragazzi: l’adolescenza non l’ho mai vissuta”.