Giovanna, la sua storia di violenza a Sopravvissute

Giovanna è una delle vittime più giovani, protagoniste della trasmissione Sopravvissute, in onda oggi 31 marzo, in seconda serata su Rai3. La sua è una testimonianza molto importante in quanto potrebbe essere utile a chi, esattamente come lei, è stata vittima di un compagno manipolatore. Oggi Giovanna è una studentessa universitaria di matematica applicata al campo biomedico ma quando frequentava il liceo ha vissuto una brutta storia di violenza con un ragazzo appena più grande di lei e che frequentava lo stesso istituto scolastico. Una conoscenza iniziata su Facebook ma poi proseguita nella vita reale. Inizialmente tutto sembrava andare per il meglio ma con il passare del tempo il ragazzo iniziò a chiederle di fargli i compiti e di aiutarlo a scuola. “Mi accorsi che se dicevo di no lui iniziava a trattarmi male”, ha commentato la giovane.



Con il passare del tempo questa situazione iniziò a diventare per Giovanna sempre più pesante ed iniziarono a fioccare i “no”. Solo che a quel punto per la giovane iniziarono anche i problemi: “Mi trattava male a scuola, se provavo a parlargli mi dava pizzichi davanti a tutti quanti no faceva finta che io non esistessi, mi faceva sentire una nullità”.



Malmenata dal fidanzato violento e manipolatore

Giovanna è stata così vittima di continui episodi di violenza psicologica: “Lui riusciva a farmi sentire niente”. La giovane oltre a non reagire, iniziò a sentirsi sempre più in colpa, al punto da arrivare lei a chiedere scusa: “E’ stata una violenza psicologica sempre più graduale”, ha ammesso, ritrovandosi dentro senza neppure accorgersene. Il ragazzo iniziò a vietarle di fare qualunque cosa: “Non potevo fare niente, non potevo avere amiche né uscire”.

La situazione peggiorò sempre di più fino a quando durante una vacanza a Ischia, dopo avergli fatto cadere le cuffie per errore, lui iniziò a prenderla a pugni. “Quei giorni sono stati un inferno, mi sentivo senza via di scampo”. Al termine della vacanza lei finalmente decide di ribellarsi e lasciarlo sebbene lei fosse completamente manipolata. Giovanna in cerca di un chiarimento decise di recarsi a casa del ragazzo dove però lo trovò con un’altra. “Sentitosi scoperto viene verso di me e mi spinge al punto di farmi perdere l’equilibrio”, ha raccontato Giovanna. La ragazza, mentre era sul pianerottolo, fu letteralmente trascinata già dalle scale presa per i piedi. Poco prima di lasciarla andare, le diede un pugno in faccia: “Aveva gli occhi di una bestia”. Le violenze proseguirono, al punto da buttarla come un sacco fuori dal portone. La lasciò per strada senza scarpe, né occhiali e piena di lividi. Fu il padre ad aiutarla e portarla in ospedale dove le diedero una prognosi di 7 giorni. “Mi ha tolto due anni di vita”, ha aggiunto la giovane.