Giovanni Allevi si racconta in una intervista a Quotidiano Nazionale tra passato, presente e futuro: “Da giovane sono stato vittima di bullismo”, ha rivelato il pianista. “Durante l’adolescenza ho scoperto il buio dell’anima. Per via del mio amore per la musica classica e della passione viscerale per lo studio ho cominciato ad essere bullizzato dai compagni di classe. Gli occhiali, l’eccessiva magrezza e la grande timidezza hanno fatto di me una pura tappezzeria agli occhi dei compagni. Da allora ho scelto di stare in disparte”.
Crescendo, tuttavia, ha trovato la rivalsa. Oggi è uno dei musicisti più apprezzati in Italia e non solo. È tornata quella serenità che lo caratterizzava quando era un bambino che “respirava la vita a pieni polmoni” e che aveva “una musica travolgente sempre presente nella sua testa”. Al tempo stesso, tuttavia, il pianista si sente diverso dagli altri, soprattutto dai colleghi che cercano di vendere a tutti i costi i propri prodotti. “Non mi ci ritrovo perché voglio continuare a stare in quella categoria di pazzi, squilibrati, che inseguono le proprie visioni senza star lì a calcolare quel che sarà”.
Giovanni Allevi: “Da giovane vittima di bullismo”. In uscita il nuovo album
Giovanni Allevi, all’interno dell’intervista, ha inoltre presentato il suo nuovo album di pianoforte dal titolo “Estasi”. Una scelta di tale denominazione non è causale, anzi ha ragioni profonde. “È un momento in cui la sequenza della vita quotidiana si rompe e l’attimo brilla di una sua unicità fuori dall’ordinario”, così l’ha definita. La musica, in tal senso, gli dà una importante mano a provarlo. “Nel momento in cui suono una parte di me diventa altro, riflettendosi nei mille specchi del pubblico che ho attorno”.
Una esperienza che, tuttavia, non gli ha donato soltanto il pianoforte. “Tempo fa a Roma ho provato un profondo turbamento davanti all’Estasi di Santa Teresa d’Avila, il complesso marmoreo di Gian Lorenzo Bernini all’interno della chiesa di Santa Maria della Vittoria, e mentre tornavo in albergo sono svenuto nel bel mezzo di Piazza Barberini”, ha raccontato il musicista.